Fin dal primo apparire del Covid-19 nella città cinese di Wuhan, l’industria assicurativa ha in larga parte mantenuto le normali condizioni operative. Con la fine del lockdown che ha bloccato la città per 76 giorni, molte imprese sono tornate alla normalità.

Se l’economia di Wuhan ha potuto resistere tutto questo tempo prima di avviare il cammino della riprese lo si deve in gran parte al settore assicurativo e in modo particolare alle compagnie online che nel periodo di blocco totale hanno registrato un forte incremento.

Ad esempio, la Wuhan Taikang Online ha registrato un vero e proprio boom durante la pandemia, con una raccolta premi nel solo mese di marzo pari a 395 milioni di dollari, in aumento del 233% rispetto al marzo 2019.

Ci sono poi assicuratori digitali come Taikang Online e altre piattaforme che hanno colto l’occasione per rafforzare la capacità di analisi ed elaborazione dei dati per soddisfare le nuove esigenze assicurative dei clienti, mentre le varie iniziative di marketing avviate dagli assicuratori tradizionali hanno incontrato delle difficoltà.

Durante la pandemia Taikang Online ha lanciato il servizio “zero-contact, fast cloud compensation”, che è stato molto apprezzato. Infatti, in questa modalità la compagnia ha gestito circa 137 sinistri, dal 20 gennaio al 10 marzo, per un importo complessivo di circa 30 milioni di euro, riuscendo in alcuni casi a liquidare il cliente nell’arco di 30 minuti.

Ora, terminata la grande paura, Wuhan ha tutte le carte in regola per diventare la capitale dell’industria sanitaria cinese, dove gli assicuratori possono assumere la leadership di questo ecosistema imperniato sulla tutela della salute della popolazione.

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