di Roberto Lenzi
Possibile rivolgersi a più banche per ottenere i 25 mila euro di finanziamento, fermo restando il rispetto del vincolo del 25% dei ricavi. Questa l’indicazione fornita ieri dal Mediocredito centrale con una guida operativa. Nello stesso giorno Intesa Sanpaolo ha reso disponibile il sistema di calcolo del tasso di interesse per accedere al finanziamento (ammonta all’1,3%).

Finanziamenti
da più soggetti
La lettera m), comma 1, articolo 13 del decreto legge 8 aprile 2020, n.23 ha introdotto una procedura semplificata e di immediato accesso alla garanzia del Fondo per permettere a chi svolge attività d’impresa di reperire la liquidità necessaria per far fronte all’attuale emergenza sanitaria. La misura prevede il rilascio, da parte del Fondo di garanzia, di una copertura pari al 100%, sia in garanzia diretta che in riassicurazione, sui nuovi finanziamenti concessi in favore di piccole e medie imprese e di persone fisiche esercenti attività di impresa, arti o professioni la cui attività d’impresa è stata danneggiata dall’emergenza Covid-19. Come emerge dalla guida operativa del Mediocredito centrale, che gestisce il Fondo, il finanziamento richiesto deve avere un importo non superiore al 25% dei ricavi dell’ultimo bilancio o ultima dichiarazione e comunque fino ad un massimo di 25 mila euro. Il limite di 25 mila euro fa riferimento all’ammontare complessivo che può ottenere un singolo soggetto beneficiario finale; nel computo dei 25 mila euro devono essere considerati anche tutti gli altri finanziamenti ottenuti ai sensi della stessa lettera m) del dl liquidità. Quindi, potranno essere richiesti anche più finanziamenti, eventualmente anche concessi da più soggetti finanziatori, fino al limite massimo complessivo dei 25 mila euro e fermo restando il rispetto del vincolo del 25% dei ricavi. La durata complessiva del finanziamento non può essere superiore a 72 mesi. Sono ammissibili sia le operazioni con piano di ammortamento, sia le operazioni senza piano di ammortamento, tuttavia il rimborso del capitale non può mai avvenire prima dei 24 mesi. Come previsto dal dl liquidità, è possibile presentare richiesta anche per operazioni già perfezionate dal soggetto finanziatore da non oltre tre mesi dalla data di presentazione della richiesta e, comunque, in data successiva al 31 gennaio 2020.

Il calcolo del tasso
Ammonta all’1,13% il tasso di interesse annuo nominale che le imprese e i professionisti sono chiamati a pagare per accedere ai finanziamenti fino a 25 mila euro interamente garantiti previsti dal dl liquidità (23/2020). Una impresa può rivolgersi a più banche per arrivare all’ importo massimo che può richiedere. Nessun obbligo di recarsi in banca. All’esigenza di definire il tasso di interesse, emersa al videoforum di ItaliaOggi «Speciale Coronavirus» del 20 aprile (si veda ItaliaOggi di ieri) ha risposto tra le prime Intesa Sanpaolo. Le imprese e i professionisti possono compilare il modulo che si trova sul sito internet della banca, inserendo i dati richiesti è possibile fare le simulazioni e capire quale rata rimborsare e quale tasso viene applicato. Ad esempio, su un finanziamento da 25 mila euro durata di 72 mesi e con 24 mesi di preammortamento, il foglio di calcolo, applicando un Tan dell’1,13%, prevede una rata mensile di preammortamento di circa 23 euro e una rata mensile di ammortamento di circa 532 euro. Oltre a diffondere il foglio di calcolo, Intesa Sanpaolo fornisce indicazioni dettagliate su come procedere operativamente per accedere al finanziamento fino a 25 mila euro. Le imprese e i professionisti possono richiedere il finanziamento, senza andare in filiale, inviando tutti i documenti richiesti alla casella di posta certificata dedicata creditoventicinque@pec.intesasanpaolo.com. In particolare, sono richiesti la copia del documento di riconoscimento in corso di validità del richiedente del finanziamento, l’ultimo bilancio depositato oppure ultimo modello unico certificato disponibile oppure autocertificazione per le imprese nate dopo l’1 gennaio 2019, nonché l’iscrizione all’Albo o all’Ordine professionale riconosciuto se trattasi di libero professionista. Al modulo di richiesta dell’agevolazione, contenente tutte le autocertificazioni necessarie, oltre alla predetta documentazione, dovrà essere allegata anche la proposta contrattuale contenente il calcolo del finanziamento.
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