Il nuovo piano strategico che UnipolSai si appresta a consegnare ai mercati il 10 maggio non conterrà alcuna ipotesi di accorciamento della catena tra la società e la controllante Unipol. «Un riordino non farà parte del piano industriale che presenteremo», ha assicurato il presidente Carlo Cimbri nel corso dell’assemblea di bilancio. «Non abbiamo alcun tipo di progetto che preveda una modifica dell’attuale assetto societario».

Cimbri ha quindi precisato che la quota del 9,87% che UnipolSai detiene nel capitale di Bper, costruita a fronte di un investimento complessivo attorno a 236 milioni di euro a un prezzo medio di carico di 4,9 euro ad azione, a fine 2018 ha prodotto circa 76 milioni di minusvalenza. «Siamo tuttavia fiduciosi che con il nuovo piano la banca possa fare meglio in futuro e che, di conseguenza, il mercato azionario possa avere una considerazione diversa da quella che ha avuto fino a oggi».
Includendo la quota in carico a Unipol, la partecipazione nell’istituto guidato da Alessandro Vandelli «vale oggi il 15% e probabilmente saliremo al 20%», ha ribadito il capoazienda, spiegando che le azioni verranno acquistate da Unipol gruppo. «A quel punto valuteremo quale potrà essere la posizione più opportuna, anche in merito ai futuri assetti di governance di Bper, di concerto tra UnipolSai e Unipol gruppo».
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