Anche nel 2018 buonuscite e azioni gratis hanno fatto ricchi i top manager di Piazza Affari. In testa c’è Confalonieri, che grazie alla liquidazione di Mediaset ha ottenuto 9,5 milioni. Secondo Tamburi (7,7 milioni), terzo Della Porta (7 milioni). Un discorso a parte meritano le azioni che derivano dai piani di incentivazione (sulla base del raggiungimento di determinati obiettivi di bilancio), che non sono state considerate, dato che al momento la loro effettiva attribuzione potrebbe essere subordinata alla verifica del raggiungimento degli obiettivi di piano cui sono legate, oppure possono avere un lock up. Ad esempio, l’ad e dg di Unipol Carlo Cimbri può ricevere un pacchetto di azioni Unipol e Unipol Sai che valgono 10,3 milioni, ma queste saranno attribuite «subordinatamente al completamento del processo di consuntivazione delle condizioni del Piano 2016-2018», si legge nella relazione sulla remunerazione.
La commissione affari economici ritocca Solvency II. Le misure di riduzione della volatilità per le compagnie scatteranno già con uno spread di 240 punti. L’ok è atteso per i bilanci 2019. na stortura di Solvency II corretta in parte nei giorni scorsi grazie in particolare alla tenacia del presidente della commissione affari economici (Econ), Roberto Gualtieri che non si è dato per vinto davanti al rifiuto della Commissione di rimettere mano con decisione alla normativa Solvency II e che aveva scelto di rinviare tutto al 2020, quando è stata fissata la revisione della direttiva. Gualtieri ha colto la palla al balzo del provvedimento votato nei giorni scorsi sulla riforma della supervisione finanziaria e delle autorità per banche (Eba), mercati (Esma) e assicurazioni ( Eiopa) all’interno del quale è stato introdotto un emendamento che consente alle assicurazioni italiane di coprirsi meglio dalle oscillazioni dello spread.
Boeing ha rilevato un secondo problema al software di controllo del volo del B737 Max, diverso da quello del sistema antistallo (Mcas) coinvolto nell’incidente dell’Ethiopian Airlines avvenuto il mese scorso. L’emersione di quest’altro altro problema spiega i motivi che hanno spinto Boeing a non sottoporre ancora all’Ente federale per l’Aviazione (Faa) statunitense le modifiche al software previste in questi giorni, che a questo punto arriveranno nelle prossime settimane.

Nel caso di procedimenti per responsabilità medica la Cassazione non è giudice del sapere scientifico. La Corte con la sentenza n.11674/2019, recentemente depositata, pone il principio per il quale, nel caso di un giudizio per colpa medica sia competenza degli ermellini il solo compito di verificare la conformità dell’operato dei giudici di merito, sotto l’aspetto dell’approccio metodologico ai canoni scientifici relativi alla materia. In particolare, il caso di specie traeva origine dalla condanna di un sanitario alle pene di legge, per il reato di omicidio colposo, conseguente al decesso di un paziente, dovuto ad un inescusabile negligenza nell’esercizio dell’attività medica. Deduceva il difensore dell’imputato in apposito motivo di ricorso, l’evidente illegittimità della decisione emessa dai giudici di merito nei confronti dell’imputato.

corsera

  • Mediolanum, nel trimestre raccolta in crescita del 14%
Sale anche a marzo la raccolta netta di Mediolanum: «Con i 462 milioni di euro di marzo la raccolta totale di questo primo trimestre si attesta a 1,1 miliardi mostrando un incremento del 14% rispetto allo scorso anno», ha commentato Massimo Doris (foto), ad del gruppo. La raccolta è in crescita sia rispetto ai 447 milioni di febbraio sia rispetto ai 354 milioni del marzo di un anno fa. Sale anche la raccolta netta in risparmio gestito (319 milioni a marzo, 795 nel trimestre, dai 788 di un anno prima).

 

  • Banca Generali, a marzo 536 milioni in più in gestione
La raccolta di marzo di Banca Generali è risultata positiva per 536 milioni di euro con un’accelerazione rispetto ai mesi precedenti in termini di volumi. A circa un anno dal lancio nell’aprile del 2018 LUX IM concentra ormai 7,9 miliardi di attivi, con una progressione di 1,3 miliardi dai dati di fine 2018. A fine marzo inoltre i contratti di consulenza evoluta (Advisory) hanno raggiunto i €3,0 miliardi di masse, con un progresso di 700 milioni da inizio anno.

  • Generali centralizza la liquidità, al via il dialogo con la vigilanza Ivass
Generali ha avviato il dialogo con tutte le autorità competenti per dar vita a uno dei tasselli chiave del nuovo piano strategico al 2021: potenziare il capitale e la liquidità a livello di holding per una migliore allocazione delle risorse. Un processo che in sostanza mette al centro la capogruppo facendola diventare il collettore chiave dei denari delle compagnia perché, in caso di necessità, possa rivestire il ruolo di “distributore” del cash indispensabile per sostenere il business delle controllate. Sul modello, di fatto, già impiegato dai grandi competitor internazionali, quali Axa. Si tratta di una procedura piuttosto lunga e che necessita di diversi passaggi e proprio in ragione di questo il Leone di Trieste ha avvito un’interlocuzione con le autorità interessate per tenerle aggiornate sui progressi. Tra queste, stante anche la centralità di Generali Italia, l’Ivass.

 

  • Pir aperti al capitale di rischio raccolto tramite crowdfunding
Per i Pir (Piani individuali di risparmio) sono investimenti qualificati le quote di Srl offerte al pubblico tramite piattaforme di equity crowdfunding, mentre gli Eltif sono Oicr Pir compliant per i quali l’holding period quinquennale scatta dal periodo di gestione. Queste le importanti risposte 96 e 97 delle Entrate di ieri. Nella risposta 96 l’istante chiedeva se le quote di Srl, comprese start up e Pmi innovative, collocate attraverso portali di equity crowdfunding ex articolo 100-ter del Tuf nonché i crediti in denaro riconducibili al peer to peer lending (P2P) e assoggettati a ritenuta d’imposta ex articolo 44 comma 1 lettera d-bis del Tuir siano strumenti finanziari, come tali agevolabili.

 

  • Generazione Z, video e musica con poca voglia di restare in Italia
smartphone e meno tablet; WhatsApp e Instagram e meno Facebook; musica ma meno in discoteca; persone proattive, dato che ben il 32% già lavora, ma che solo per il 57% pensa di rimanere in Italia nel suo futuro. Sono alcune delle caratteristiche dei 14-24enni che emergono dalla ricerca “Generazione Z: un futuro che guarda al passato” commissionata dalla compagnia assicurativa Bnp Paribas Cardif all’istituto di ricerca AstraRicerche. Un viaggio attraverso gli occhi dei nati fra il 1995 e il 2005 per indagare il loro rapporto con la sfera sociale, la tecnologia, l’informazione, le abitudini di consumo, la mobilità, il tempo libero, il lavoro e le aspettative sul futuro. Del resto, sui cosiddetti “Centennials” le indagini e gli studi iniziano a diventare numerosi, a indicare la necessità di capire un universo su cui da più parti ai brand viene suggerito di virare l’attenzione.

  • Famiglie italiane, tra peso del fisco e chance di risparmio
L’argomento famiglia torna a occupare le pagine dei giornali. Dopo il congresso di Verona e le inevitabili polemiche seguite, nei giorni scorsi esponenti del Governo hanno annunciato di voler mettere a punto interventi per supportare i nuclei familiari: si è parlato di un pacchetto famiglia che vale circa 400 milioni e che punta a intervenire su più fronti in maniera strutturale. Anche se l’annuncio appare un po’ in contraddizione con quanto inserito nella legge di Bilancio per il 2019 che non ha rifinanziato il bonus di baby sitter. Polemiche a parte, si tratta di soluzioni pensate per provare a risollevare la demografia. Va ricordato infatti che l’Italia è tra i fanalini di coda quanto a tasso di fertilità: secondo i dati Eurostat la Francia è al top nell’Ue con 1,90 nati per donna, mentre l’Italia tra gli ultimi con 1,32. Che sia anche una questione economica?
  • Per i conviventi la polizza tutela e consente anche di cambiare idea
L’istituto della convivenza (per coppie etero o dello stesso sesso) sta iniziando ad assumere un ruolo sempre più rilevante nel panorama italiano: si è passati in pochi anni dal 7% del 2013 al 9% del 2017. Per i conviventi, l’assicurazione sulla vita può essere considerata uno strumento di pianificazione successoria. Innanzitutto, il regime patrimoniale dei conviventi non è “governato” dagli istituti della comunione o separazione dei beni, tipici del matrimonio e dell’unione civile, ma soltanto dall’eventuale sottoscrizione di un contratto di convivenza (sotto forma di atto pubblico o scrittura privata autenticata) che potrebbe essere equiparato a un accordo o patto prematrimoniale (come di recente introdotto nell’ordinamento giuridico italiano ad opera del “Dl semplificazioni”, anche se ancora in divenire, visto che manca la disciplina di dettaglio) in cui i conviventi dovranno scegliere il loro regime patrimoniale: in questo caso potrà essere quello della comunione legale sempre modificabile nel corso della convivenza.
  • Pensione per i figli, come muoversi
Il fondo integrativo offre vantaggi fiscali ma ha molti vincoli. Il tema del futuro previdenziale dei figli sta sempre più a cuore ai genitori in una prospettiva di pensioni con importi magri. È il classico argomento da pianificare in famiglia, dove il fattore tempo paga sempre. Chi lo affronta da subito avrà i maggiori benefici nel lungo termine.
  • Progetti di famiglia? Meglio fare un piano
Libretti e buoni postali intestati ai minori per anni sono stati i prodotti più gettonati per costruire un gruzzoletto utile per far studiare i figli all’università oppure per avviare una piccola attività.
Ai tassi attuali tuttavia i ritorni di questi strumenti sono prossimi allo zero e dunque vanno considerate anche le alternative (avendo ben presenti i rischi maggiori che si corrono). Si va dai Pac (piani di accumulo su fondi comuni o su Etf) ai fondi pensione. Nel 2017sono poi arrivati i Pir (Piani individuali di risparmio) questi strumenti, anche sulla base delle esperienze estere, sono apparsi come la soluzione ottimale per una pianificazione familiare di lungo periodo. Ma la normativa ha escluso che i minori possano essere titolari di un Pir se in famiglia il padre o la madre ne hanno già uno.Questo accade perché il Tuir prevede che i redditi dei beni dei figli minori, soggetti all’usufrutto legale dei genitori, sono imputati per metà del loro ammontare netto a ciascun genitore o, in presenza di un solo genitore, imputati per l’intero.
  • I tre fallimenti sui rischi e sulle pensioni
L’abisso tra intenzioni e fatti, quando si parla di denaro, è indice di scarsa educazione finanziaria. Ma quando si parla di rischio il discorso si allarga, chiamando in causa il ruolo degli attori di mercato e dello Stato nel favorire un corretto approccio dei singoli. Prendete il rischio catastrofi: il sondaggio Nielsen per Swiss Re, pubblicato sul Sole 24 Ore l’altro ieri, riferisce che il 98% della popolazione italiana è consapevole dei rischi legati ai fenomeni naturali; l’esistenza di strumenti assicurativi a protezione da questi eventi è nota al 70%. Si scende al 7% se si conta quanti hanno stipulato questo tipo di contratti.