Siglato accordo per la distribuzione reciproca di prodotti e servizi
Sotto la lente investimenti, mutui e pagamenti

Poste italiane e Intesa Sanpaolo hanno firmato un accordo quadro triennale per la distribuzione di specifici prodotti e servizi dei due gruppi. Questo avverrà attraverso una serie di successivi accordi attuativi e non esclusivi, con l’obiettivo di ampliare l’offerta disponibile per i clienti. Gli ambiti di collaborazione riguardano soprattutto i mutui e prestiti personali erogati da Intesa Sanpaolo e collocati attraverso la rete degli uffici postali; i prodotti di wealth & asset management gestiti da Eurizon Capital sgr, per fornire ai clienti di Poste una più ampia offerta di prodotti; i servizi di pagamento, compresi i bollettini postali, tramite i canali fisici e remoti di Ca’ de Sass e la controllata Banca 5, incluse le ricariche PostePay.
I due gruppi hanno evidenziato che questa iniziativa permette di migliorare ulteriormente l’offerta di prodotti e servizi alla clientela. In linea con Deliver 2022, il piano strategico quinquennale di Poste, questo accordo amplia la gamma di prodotti offerti attraverso la propria rete capillare, con l’obiettivo di rispondere all’evoluzione dei bisogni dei 34 milioni di clienti. Quanto all’istituto guidato dall’a.d. Carlo Messina, si rafforza la strategia distributiva basata sul modello di banca multicanale e sulla copertura mirata del territorio per ottimizzare la prossimità alla clientela.
I commenti degli analisti all’accordo commerciale sono in gran parte positivi. «L’accordo con Intesa Sanpaolo è stato una sorpresa, ma la mossa è coerente con i target di crescita del piano di Poste italiane», sostiene Kepler Cheuvreux, secondo qui l’iniziativa «darà a Intesa Sanpaolo un forte vantaggio rispetto alle altre banche, tenuto conto della base dei clienti».
Secondo Equita, l’accordo è coerente con la strategia della società guidata dall’amministratore delegato Matteo Del Fante di aumentare il collocamento di prodotti di finanziamento, come previsto dal piano industriale che ha un obiettivo di circa 6 miliardi di euro di vendita al 2022 e 400 milioni di commissioni.
Disco verde all’iniziativa anche da Mediobanca Securities, che ricorda come Del Fante, presentando a fine febbraio il piano industriale, abbia annunciato l’intenzione di ampliare le attività assicurative nel ramo danni e in altri segmenti, come i prodotti previdenziali, seguendo un percorso graduale. Fuori dal coro gli esperti di Fidentiis, secondo i quali l’intesa non si sarebbe dovuta estendere all’asset management, dove Poste ha già un accordo con Anima.
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