L’assemblea modenese di sabato scorso ha certificato l’alleanza tra i due gruppi. Oggi il nuovo cda nominerà Ferrari alla presidenza. Capponcelli (Nexi ) possibile vice. E definita la governance, è tempo di pensare ai temi industriali. A partire dalla sistemazione di Unipol Banca
di Luca Gualtieri
Definita la nuova governance, si salda l’alleanza finanziaria e industriale tra Bper Banca e Unipol . Dopo l’assemblea modenese di sabato 14, oggi il consiglio di amministrazione dell’istituto guidato da Alessandro Vandelli dovrebbe procedere alla nomina del presidente, che sarà con ogni probabilità il numero uno di Confindustria Emilia-Romagna, Pietro Ferrari . Al suo fianco come vicepresidente potrebbe esserci Giuseppe Capponcelli, manager di lungo corso oggi vicepresidente di Nexi e in passato amministratore delegato di Icbpi. Vandelli sarà invece confermato nella poltrona di ceo, ad assicurare la continuità nella gestione. L’assemblea ha insomma sgombrato il campo dalle questioni di governance consentendo così a management e stakeholder di mettere a fuoco le prossime tappe industriali. Bper dovrà completare il processo di pulizia dell’attivo annunciato al mercato nei mesi scorsi. Il gruppo ha in corso due cartolarizzazioni assistite da garanzia pubblica (Gacs), una da 2 miliardi per la capogruppo e una da 1 miliardo per la controllata Banco di Sardegna . L’asset quality d’altra parte è anche al centro delle strategie di Unipol . Il gruppo finanziario bolognese, storicamente affiancato da Mediobanca , sta infatti dando attuazione alla pulizia della controllata Unipol Banca. I crediti deteriorati dell’istituto passeranno infatti in una bad bank consentendo così una valorizzazione della società in vista di un possibile processo di cessione.

Complessivamente il perimetro dell’operazione è di 2,94 miliardi lordi, che diventano 587 milioni al netto delle rettifiche di valore. Tra gli asset che saranno trasferiti nella newco UnipolRec spa ci sarà anche la partecipazione totalitaria in Unipol Reoco, la società strumentale che si occupa della valorizzazione del patrimonio immobiliare. Da tempo si mormora che, ultimata la pulizia, nel medio termine il destinatario di Unipol Banca essere proprio Bper , facendo leva sull’alleanza finanziaria che lega i due gruppi. Se l’ipotesi è tutt’altro che improbabile, va altresì detto che per il momento il dossier non è stato aperto. «Crediamo che dal mondo della bancassicurazione possiamo ricavare un sostegno importante ai nostri ricavi. Il resto lo vedremo», ha tagliato corto Vandelli a margine dell’assemblea aggiungendo: «Per me tra Unipol Banca e le altre banche che possiamo guardare non c’è una differenza». Così come appare prematuro ogni discorso sul fronte delle aggregazioni: «La priorità in questi mesi va al consolidamento della qualità del credito e solo dopo, con molta pazienza, il gruppo modenese si potrà guardare intorno», ha spiegato Vandelli. Da tempo il mercato specula su un interesse per le due banche valtellinesi, Popolare di Sondrio e Creval , per le quali già in passato si era ipotizzato un polo che Bper . Una seconda direttrice dell’espansione potrebbe essere la Liguria, dove Carige potrebbe presto avviare la ricerca di un partner. Di certo le strategie di Bper dovranno essere condivise da Unipol , alla luce dell’alleanza cementata in assemblea. (riproduzione riservata)
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