Cosa hanno in comune assicurazioni e Netflix? Ad un primo sguardo proprio nulla. Ma non la pensa così Mansutti, che ha sviluppato upGRAPE, la piattaforma sul modello “insurance-as-a-service”.

“Netflix ha costruito la sua penetrazione sul mercato modellando il servizio sulle esigenze dei clienti, grazie alla mensilizzazione del canone e la possibilità di chiudere il servizio in qualsiasi momento, che hanno fatto percepire ai clienti poca invasività, molta flessibilità e piena libertà di scelta: in poche parole ha permesso ai clienti di avere pieno controllo sulle proprie scelte. Con upGRAPE abbiamo cercato di riprodurre, per la prima volta nel mondo assicurativo, lo stesso approccio.  La piattaforma si concentra sulle reali esigenze del cliente, visto finalmente come persona prima che cliente se la mia auto starà ferma in garage tutto il mese di agosto, il rischio di incidente scenderà quasi a zero mentre potrebbe aumentare quello di furto per la mia casa, e contemporaneamente potrei volere una maggiore copertura per l’assistenza sanitaria all’estero. Abbiamo pensato ad una piattaforma che aiuti i clienti a scegliere da quale rischio vogliono proteggersi e quando vogliono farlo, in modo perfettamente flessibile”.

Il funzionamento di upGRAPE, che sarà reso operativo dal prossimo mese di ottobre, sarà semplice: il cliente sceglierà la propria polizza costruendola partendo dal suo mondo personale, in base alle singole e reali necessità tramite una formula “insurance-as-a-service”, vale a dire pagandola per il tempo di utilizzo ma senza impegno di durata e con una flessibilità ancora inedita nel settore assicurativo.

La piattaforma opera in maniera intuitiva proponendo tre elementi chiave:

  • Vetrina dinamica, tramite la presenza di pop-up, riquadri, finestre dinamiche e pagine personalizzate, la piattaforma rende più fruibile il contratto per singola garanzia e presenta una proposta di polizze e pacchetti assicurativi disegnati e modellati su profilo psicologico ed emotivo del cliente, attraverso tecnologie di ultima generazione, tra cui l’Artificial Intelligence e il calcolo della cosiddetta “impronta digitale” del singolo utente, unite ad analisi psicometriche ed altri innovativi modelli di Human Science.
  • Offerta su misura, per permettere al cliente di scegliere ogni singola garanzia del proprio pacchetto. “Sembra una cosa ovvia, ma non lo è affatto”, sottolinea Mansutti. “Ancora oggi le maggiori compagnie assicurative propongano prodotti uguali per tutti i clienti. Ma su questo Mansutti si è sempre distinta e ha da tempo fatto investimenti importanti puntando sull’innovazione non solo in termini di insurtech, ma anche di processo”.
  • Modello insurance-as-a-service, già ampiamente utilizzato in altri ambiti, come quello bancario, basato sulla flessibilità della proposizione con processo blockchain.

Con upGRAPE Mansutti ridisegna quindi il modello Domanda & Offerta del mercato assicurativo, non solo rivedendo il processo di acquisto in termini di digitalizzazione, ma permettendo di fatto al cliente di costruirsi una o più polizze con un approccio “tailor made”.

La piattaforma upGRAPE è pensata per riportare la persona al centro del processo di costruzione effettiva del singolo prodotto assicurativo – spiega una nota – attraverso l’implementazione di modelli di UX psicologica, modellazione personalizzata e trasparenza elevata.

Altro punto chiave di upGRAPE è la chiarezza delle polizze, nell’ottica delle richieste Ivass (lettera al mercato del 14 marzo): la piattaforma è infatti studiata per rivedere tutti i testi delle assicurazioni per fornire polizze chiare, semplici e comprensibili al cliente finale, in modo compliant a quanto prescrive la nuova direttiva europea IDD Insurance Distribution Directive che entrerà in vigore proprio ad ottobre.