La maggior parte del business del mercato dei Lloyd’s of London sarà negoziato elettronicamente entro la fine del prossimo anno, ha dichiarato il Ceo, Inga Beale.

Ancora oggi l’organizzazione del più importante mercato assicurativo del mondo prevede una “trading room” dove centinaia di broker si riuniscono quotidianamente per negoziare i contratti e tutto si svolge “con un grande utilizzo di carta, una pratica non più sostenibile nel mondo di oggi”, ha detto Inga Beale nel corso della conferenza annuale di City Week. “Abbiamo avviato un progetto di modernizzazione che richiede grandi sforzi che ci porterà, entro la fine dell’anno a produrre il 30% del business in via digitale, con l’obiettivo di arrivare all’80% entro la fine del 2019. La maggior parte degli assicuratori wholesale che operano sul mercato dei Lloyd’s condividono e supportano la nostra scelta”.

Il mercato londinese che ha avuto origine nella coffee house di Edward Lloyd nel 1688, ha perso terreno negli ultimi anni, rispetto ai mercati emergenti come Singapore.

Beale ha inoltre sottolineato quanto sia importante concentrare le attenzioni sui mercati emergenti e diversificare le attività andando oltre le roccaforti tradizionali come gli Stati Uniti. Da ormai un decennio i Lloyd’s sono presenti in Cina, un paese che, secondo le previsioni, diventerà il secondo mercato assicurativo più grande del mondo entro il 2020, anche se attualmente “è ancora agli albori”, ha aggiunto Beale, mentre lo scorso anno i Lloyd’s hanno ottenuto la licenza per operare in India. Riflettori accesi anche sull’Africa dove i Lloyd’s apriranno uffici a Casablanca Finance City “che consideriamo la nostra porta d’ingresso per i mercati dell’Africa settentrionale e occidentale”, ha spiegato la Ceo dei Lloyd’s, ricordando anche la recente apertura di uffici di rappresentanza in Colombia.