IVASS ha pubblicato i risultati dell’indagine IPER sull’andamento dei prezzi per la garanzia r.c. auto. relativi al IV trimestre 2017.

Il premio medio per la garanzia r.c. auto, come rilevato dai contratti stipulati o rinnovati nel quarto trimestre del 2017, è pari a 417 euro. Il 50 per cento degli assicurati paga meno di 375 euro, il 90 per cento degli assicurati meno di 644 euro e solo il 10 per cento degli assicurati meno di 235 euro.

Il trend dei prezzi mostra segnali di riduzione: nel quarto trimestre 2017 i prezzi della copertura r.c.auto si sono ridotti del −0,8 per cento rispetto al trimestre precedente e del −0,6 per cento su base annuale.

La riduzione su base annuale si è pressoché dimezzata rispetto al terzo trimestre del 2017 (−1,3 per cento), questo trend consente di ipotizzare che la diminuzione dei prezzi sia destinata a cessare nel breve periodo.

La percentuale dello sconto applicato sulla tariffa netta è stazionaria (27 per cento), pertanto, la dinamica degli sconti applicati dagli agenti non può spiegare in toto la decelerazione della diminuzione dei prezzi. Si nota tuttavia un progressivo aumento del gap tra prezzi medi e tariffa media.

La dispersione dei prezzi rispetto al valore medio, espressa dalla deviazione standard, è pari a 190 euro, pari al 45,5 per cento del prezzo medio (coefficiente di variazione).
La variazione su base annua del coefficiente di variazione è pari all’1,6 per cento. La maggiore differenziazione dei prezzi ha interessato i contratti più costosi, situati nella coda destra della distribuzione (la differenza standardizzata tra il 9° decile e la mediana è aumentata su base annua dell’1,8 per cento), viceversa i contratti più economici tendono ad avere prezzi più omogenei (la differenza standardizzata tra la mediana e il 1° decile è diminuita su base annua dello 0,6 per cento).

Napoli e Prato, le province più costose, hanno un premio medio superiore a 600 euro (rispettivamente 623 e 606 euro), le restanti province con prezzi di livello alto (superiori a 493 euro – 3° quartile della distribuzione nazionale) sono Firenze, Pistoia, Massa Carrara, Reggio di Calabria, Crotone e Latina.

Negli ultimi 12 mesi solo 13 province, distribuite nel meridione e in Sicilia, presentano prezzi ancora in diminuzione per oltre il 2 per cento su base annuale. La provincia di Reggio di Calabria ha registrato la più ampia riduzione dei prezzi (–3,3 per cento), mentre in ben quattro province (Trento, Vicenza, Terni e Varese) i prezzi medi sono costanti rispetto al quarto trimestre del 2016.

L’eterogeneità dei prezzi è ampiamente differenziata nel territorio, il coefficiente di variazione varia da 35,2 (Reggio di Calabria) fino a 48,5 (Milano). I prezzi tendono ad essere maggiormente differenziati nelle province del Nord-Ovest e nella capitale, di contro, risultano più omogenei nelle province meridionali. Le 10 province con la variabilità più bassa sono Reggio di Calabria, Vibo Valentia, Teramo, Catanzaro, Brindisi, Crotone, Caserta, Cosenza, Napoli e Taranto. Le 10 province con la variabilità più alta sono Pavia, Monza della Brianza, Roma, Parma, Bologna, Asti, Torino, Aosta, Genova e Milano.

IPER contiene informazioni sulla presenza o meno nel contratto per la garanzia r.c. auto di clausole di riduzione del premio in presenza della cosiddetta “scatola nera”, ovvero dei sistemi telematici, installati sul veicolo, finalizzati alla registrazione di dati relativi ai chilometri percorsi e agli stili di guida.

Il 20,5 per cento delle polizze stipulate nel quarto trimestre del 2017 prevede una scatola nera con effetti di riduzione sul premio. Prosegue, in decelerazione, la penetrazione delle polizze telematiche; i dispositivi che registrano gli stili di guida e/o i chilometri percorsi sono aumentati negli ultimi 12 mesi di 1,5 punti percentuali. Caserta è la provincia con la maggiore penetrazione (60 per cento) e il maggiore incremento su base annuale (8,3 per cento).
L’indagine evidenzia una correlazione positiva tra la penetrazione della scatola nera e il premio medio tra le province. La correlazione è molto forte quando il premio è basso (minore di 400 euro) e si indebolisce all’aumentare dei prezzi. Ad esempio, la penetrazione a Prato (premio medio pari a 606 euro) è pari al 21 per cento, ovvero un terzo circa rispetto a Caserta (premio medio pari a 541).

Queste correlazioni possono essere spiegate sia da fattori di domanda (maggiore eterogeneità dei rischi nelle province con prezzi medi alti) che da fattori di offerta (la presenza delle imprese che offrono la scatola nera non è omogenea tra le province).
Alla luce della bassa variabilità dei prezzi nelle province meridionali, risulta sorprendente che nelle province meridionali la scatola nera sia maggiormente presente nei contratti. Una possibile interpretazione di questi dati è che la telematica sia per ora prevalentemente utilizzata come strumento di selezione del rischio e/o per scopi di antifrode.

Fonte: IVASS