Finanzierà richieste anticipo pensione
Intesa Sp, parte sostegno all’Ape

Intesa Sanpaolo è la prima banca a finanziare le richieste di Ape (Anticipo finanziario a garanzia pensionistica) dei lavoratori che, compiuti 63 anni e con un minimo di 20 anni di contributi, vogliano uscire anticipatamente dal lavoro usufruendo di un reddito ponte che li accompagni alla pensione. Da ieri lo strumento di flessibilità, introdotto in via sperimentale dalla legge di Bilancio 2017 e prorogato fino al 2019, può essere richiesto attraverso il sito dell’Inps.
Ca’ de Sass, spiega Stefano Barrese, responsabile Banca dei territori, «è riuscita a far fronte in tempi molto stretti a una urgente esigenza sociale, ovvero la disponibilità del finanziamento, mezzo indispensabile per accedere all’Ape. Tutto ciò in coerenza con il nostro più ampio impegno nel mettere a disposizione strumenti in grado di dare maggiore sicurezza alla terza fase della vita tramite un ventaglio di soluzioni: dalle forme di previdenza complementare alla tutela della propria salute e dei propri cari con soluzioni assicurative mirate».
Il finanziamento si configura come un reddito ponte, con durata massima di 43 mesi, che Intesa Sanpaolo verserà al richiedente finché non comincerà a percepire la pensione di vecchiaia. L’Ape prevede una detrazione fiscale fino al 50% della quota interessi e della copertura assicurativa.
Intanto Intesa Sanpaolo ha concluso l’acquisizione del gruppo svizzero Morval Vonwiller, compresa Banque Morval. Grazie a questa iniziativa l’istituto italiano «rafforza la propria presenza sui mercati internazionali del private banking, attraverso la propria givisione già operativa a Lugano, Londra e in Lussemburgo, beneficiando delle competenze del gruppo Morval Vonwiller».
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