Le banche centrali potranno utilizzare blockchain e proprie criptovalute già quest’anno: la previsione è di Anthony Lewis, capo ricercatore di R3, il consorzio costituito da banche e grandi gruppi per promuovere la tecnologia nata con i bitcoin. In pratica, sarebbe ormai dietro l’angolo una central bank digital currency: si tratta di una particolare tipologia di criptovalute, emessa dalla banca centrale, dotata di un preciso quadro normativo e di una gestione centralizzata. È quindi, per certi versi, un ibrido fra le criptovalute «dure e pure» e quelle tradizionali. Che però, grazie alla blockchain, vengono digitalizzate, con un rapporto di parità, per garantire scambi più sicuri e rapidi e una migliore gestione dei depositi.
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