di Stefano Manzelli
Costa caro al comandante della polizia locale aver attivato un misuratore automatico della velocità dei veicoli in centro abitato senza alcuna autorizzazione. Spetterà infatti al dirigente risarcire il danno erariale procurato all’ente alle prese con tutti i guai derivanti dalle multe scattate a pioggia. Lo ha chiarito la Corte dei conti, sez. II centrale d’appello, con la sentenza n. 109 del 28 febbraio 2018. Il comune di Matera ha posizionato un autovelox automatico in centro abitato attivandolo senza la presenza di una pattuglia. Al ricevimento delle multe tanti automobilisti hanno proposto con successo ricorso al giudice di pace ottenendo ristoro anche per le spese. I giudici contabili hanno quindi esaminato la vicenda assolvendo in prima battuta il dirigente per la complessità delle regole che attengono alla gestione degli autovelox. Il procuratore regionale però ha proposto appello e il collegio alla fine ha riconosciuto la colpa grave del funzionario apicale con conseguente condanna dello stesso al risarcimento del danno. Anche se le regole sono complesse il comandante deve sapere se un autovelox può funzionare in modalità automatica in una città.
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