Allianz fa il suo ingresso in uno dei fronti più caldi del mondo d’oggi: quello delle nuove forme di mobilità nel Sudest asiatico.

La divisione di investimenti digitali di Allianz ha puntato 35 milioni di dollari in Go-Jek, piattaforma indonesiana di mobilitá. Si tratta del primo investimento di Allianz X, questo il nome della divisione, nella compagnia asiatica, di cui è l’unico azionista del mondo assicurativo.

Go-Jek offre anche servizi on-demand e di pagamento agli utenti. L’app ha oltre 1 milione di autisti registrati, che servono utenti in oltre 50 cittá indonesiane. La società, che fa anche ride-hailing con motociclette, si è espansa rapidamente dai servizi di trasporto a quelli di consegna cibo e pacchi.

La dimensione monetaria dell’operazione di Allianz non è significativa, mentre il suo valore strategico lo è enormemente di più. Da una ricerca di Alphabet e da Temasek ricerca è emerso che il mercato delle societá di ride-hailing nel Sudest asiatico potrebbe crescere fino a 13,1 miliardi di dollari entro il 2025, rispetto ai 2,5 miliardi di dollari del 2015.

E proprio Google di Alphabet, consapevole di questi numeri e delle prospettive, si è subito data da fare e, anche in funzione anti-Uber, ha investito proprio in Go-Jek, già supportata da investitori del calibro di Kkr e Warburg Pincus.

Uber è, invece, in ritirata in tutto il Sudest asiatico, tanto che ha venduto le attivitá locali al campione regionale Grab in cambio di una quota di minoranza (27,5%) nel capitale di quest’ultimo. Uber stava spendendo circa 200 milioni di dollari all’anno nel Sudest asiatico, secondo quanto rivelato da una fonte vicina al dossier.

La societá fondata da Travis Kalanick ha già sventolato da tempo bandiera bianca anche in Cina, dove ha venduto le operazioni locali alla rivale Didi Chuxing Technology nel 2016, in cambio di una quota del capitale del 20%, per un valore di 9 miliardi di dollari. Didi, a sua volta, ha investito 1 miliardo di dollari in Uber, un rappresentante di Uber è nel board di Didi e viceversa. Didi ha acquisito quote di minoranza in altri gruppi e ha siglato partnership con essi. Tra i deal, quello con GrabTaxi Holdings proprio nel Sudest asiatico.

Uber e Didi sono entrambe finite nel radar di Softbank, che di recente ha partecipato al fundraising da 4 miliardi di dollari di Didi e ha anche vinto la corsa per acquisire a forte sconto il 15% di Uber. Il gruppo nipponico ha investito e sta investendo in tutte le dirette rivali di Uber in giro per il mondo, compresa GrabTaxi.

Sempre a Singapore, Uber venderá il 51% della divisione di noleggio di auto di Singapore (Lion City) a ComfortDelGro, operatore locale del trasporto pubblico, per 218 milioni di dollari Usa.