Le nuove tecnologie possono dare maggiore impulso alla diffusione dei prodotti fondi in tutta Europa, Italia compresa. Secondo Morgan Stanley in Europa dove la penetrazione dei fondi comuni è ancora bassa e la tendenza è quella di tenere sui depositi una quota importante dei risparmi (il 35% per l’area euro) il fenomeno dei robo advisor potrebbe aiutare a dirottare parte dei soldi parcheggiati in cash verso l’industria del risparmio gestito. Tanto più che la confidenza verso l’online banking sta crescendo in tutto il Vecchio Continente anche se a ritmi diversi. Così come cresce l’e-commerce è destinato anche a crescere il mondo dei servizi bancari digitali. Peraltro l’evoluzione del ruolo dei consulenti finanziari è una questione centrale anche per l’Italia che da sempre vanta un tesoro notevole in termini di risparmi. E dove i promotori finanziari continuano a svolgere un ruolo importante nella distribuzione dei prodotti dedicati alla gestione del risparmio. Nel 2016 in base ai dati Assoreti le reti hanno registrato una raccolta positiva per 32,9 miliardi, poco meno dei 33,4 miliardi del 2015. (riproduzione riservata)

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