Il private equity inglese rileva da jc flower l’80% della compagnia assicurativa. Continua la campagna acquisti del fondo che in Italia ha già preso Ergo e la ex Skandia . Operazione da 140 mln

di Anna Messia

Cinven compra ancora nelle assicurazione e prende Eurovita. Le trattative, anticipate da MF-MilanoFinanza lo scorso 27 gennaio, sono state un po’ più lunghe delle previsioni ma alla fine la firma è arrivata lo scorso fine settimana. Ora il fascicolo passa all’Ivass, l’autorità di controllo che dovrà autorizzare l’operazione. Ma il dado è tratto con Eurovita che rappresenta un altro tassello importante per la crescita dell’investitore inglese nel mercato assicurativo italiano. Nell’ultimo anno e mezzo Cinven ha già rilevato Ergo Italia e Old Mutual wealth Italy (la ex Skandia) ed era stata pure in corsa per l’austriaca Uniqa, poi finita a Reale Mutua. Ora tocca a Eurovita che ha masse di tutto rispetto visto che la compagnia, sotto la guida di Andrea Battista, dai poco meno di 600 milioni di premi vita del 2014 ha oggi praticamente raddoppiato il giro d’affari. L’insieme le tre società, destinate a finire tutte il controllo del gruppo Flavia, affidata a Erik Stattin e creato da Cinven per le sue acquisizioni assicurative, si posiziona tra le prime dieci compagnie vita in Italia. I premi saranno in totale di oltre 2,5 miliardi e le riserve lorde raggiungeranno 17 miliardi, con una rete distributiva formata da 250 agenti, più di 11 mila promotori finanziari e oltre 2.500 sportelli. «In meno di un anno di operatività abbiamo completato con successo una serie di importanti operazioni», ha sottolineato Eugenio Preve, senior principal di Cinven aggiungendo che «l’operazione di Eurovita, annunciata a distanza di pochi mesi dal perfezionamento dell’acquisizione di Old Mutual Wealth Italy, rappresenta un ulteriore passo in avanti nella strategia che ci siamo prefissati che prevede di diventare leader nel mercato del business Vita». Il passaggio di mano di Eurovita vanta anche un altro interessante primato: si tratta della prima operazione nella storia del mercato assicurativo italiano in cui due fondi di private equity sono controparti della compravendita di una compagnia. L’azionista di maggioranza dell’assicurazione Vita guidata da Battista è infatti un altro fondo, questa volta americano, Jc Flowers, che detiene poco meno dell’80% del capital e che, a poco più di due anni dall’acquisizione di Eurovita in Italia ha deciso di fare cassa, monetizzando la crescita repentina messa a segno dalla compagnia in questo periodo. Nel 2014 Jc Flowers, che nel frattempo ha anche incassato la quota spettante dei 25 milioni di euro di cedole pagate da Eurovita, valorizzò la compagnia circa 60 milioni. Oggi quel valore appare che di fatto raddoppiato. Anche non c’è se non c’è stata nessuna indicazione sul prezzo pattuito tra le parti la valorizzazione di Eurovita, secondo quanto risulta a MF-MilanoFinanza, sarebbe circa 140 milioni. E Cinven ha appunto raggiunto l’accordo per rilevare poco meno dell’80%. Le altre quote sono in mano a banche partner della compagnia: la Cassa di Risparmio di Bolzano e la Banca Popolare di Puglia e Basilica, prima di tutto, che detengono rispettivamente circa il 6,5 e il 5,5% del capitale. Ma nell’azionariato spunta anche Unicredit con il 3,47%.Cinven potrebbe decidere di rilevare anche queste quote e quelle degli altri istituti che hanno percentuale più piccole per avere la gestione dell’intero capitale. Partite che si giocheranno nelle prossime settimane. (riproduzione riservata)

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