«L’attuale contesto di bassi tassi di interesse e di incertezza politica ed economica genera rischi elevati per il settore bancario e assicurativo». Lo dicono le Authority europee dei settori, EIOPAEBA, ESMA nel rapporto  «Rischi e vulnerabilità del sistema finanziario europeo» publicato il 20 avril 2017.

Per gli assicuratori, i bassi tassi che mettono sotto pressione il rendimento degli asset, resta la sfida più grande, in particolare per le compagnie largamente esposte ai contratti vita con tasso di rendimento garantito. A fine 2016, si sono evidenziate tendenze alla crescita dei premi di rischio, con la ricerca del rendimento che prosegue in alcune tipologie di asset.

La volatilità rimane forte soprattutto anche  a causa dei rischi politici elevati. Un accentuarsi della curva dei rendimenti, con i tassi che hanno iniziato una lieve crescita dopo l’autunno, “può beneficiare alla redditività di banche, assicurazioni e fondi pensione, ma può anche creare problemi aggiuntivi in termini di valutazione”. “Per il settore assicurativo, un improvviso e significativo aumento dei tassi di interesse potrebbe esporre le compagnie a una maggiore probabilità di fallimento”, secondo le authority.

Tutti questi rischi sono a loro volta accresciuti dall’interconnettività tra banche e compagnie europee, in particolare attraverso il contagio dei prezzi degli asset. Gli assicuratori europei sono molto esposti – in maniera diretta – al settore bancario e le azioni delle compagnie evolvono dunque spesso sulla scia dei titoli bancari.

I rischi tecnologici impattano inoltre sempre di più nel settore finanziario, con il cyber risk che minaccia l’integrità dei dati e l’attività commerciale in un sistema finanziario interconnesso.

«La domanda di assicurazione cyber è in crescita mentre i prodotti di copertura cyber sono relativamente nuovi sul mercato, con esperienze limitate di sottoscrizione. Contrariamente ad altri tipi di assicurazione, esiste un gap importante di dati storici da utilizzare per la tariffazione. Di conseguenza, vengono spesso applicate condizioni restrittive alle polizze per limitare il rischio”, notano i supervisori.