di Stefania Ballauco
Dalle tre parole chiave dell’edizione 2016 del Salone del Risparmio – demografia, liquidità e sviluppo – ha tratto spunto il convegno organizzato da Anasf lo scorso 7 aprile, dal titolo «Decrescita demografica e nuova offerta di risparmio». Accreditato per 2 ore per il mantenimento Efa in modalità B, l’appuntamento, che ha registrato oltre 300 partecipanti, è stata l’occasione per analizzare l’impatto che i cambiamenti demografici in Italia avranno sulla struttura della popolazione nazionale nei prossimi decenni.

Il graduale processo di invecchiamento, a cui si accompagna la progressiva riduzione del numero di individui in età lavorativa, pone infatti una serie di interrogativi sulla sostenibilità complessiva del sistema previdenziale italiano, oltre a evidenziare la necessità di interventi per favorire iniziative di educazione finanziaria rivolte alle nuove generazioni.
Uno dei dati da cui si è partiti, presentato nella relazione introduttiva a cura di Alessandro Rosina, professore ordinario di demografia dell’Università Cattolica di Milano, è quello relativo al rapporto, o sarebbe meglio dire allo squilibrio, tra la fascia d’età 55-64 anni (7,5 milioni oggi – erano 6 milioni nel 1971) e quella giovanile (6 milioni a fronte degli 8 del passato), considerato il più alto in Europa, con il risultato che in Italia sempre meno giovani entrano nel mondo del lavoro. Questi numeri impongono quindi riflessioni sul futuro del Paese.

A definire con altri particolari la fotografia dell’Italia è stato Gian Carlo Blangiardo, professore ordinario di Demografia dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca, che ha sottolineato che il cambiamento demografico influenza il comportamento dei risparmiatori. Tenuto conto che assistiamo a un inesorabile invecchiamento della popolazione, a un indebolimento delle reti familiari e al consolidamento della presenza straniera, il tema del risparmio è quanto mai importante, in quanto strumento utile a conservare nel tempo le risorse prima destinate al consumo oltre che ad accrescerne la consistenza attraverso gli investimenti.

In questo processo di trasformazione demografica, sono proprio gli operatori del settore a essere chiamati in causa, per una rivisitazione delle loro strategie di business e di percorsi di pianificazione e consulenza finanziaria ad hoc.

Quanto e in che modo quindi è bene che si realizzi il processo di interrelazione tra la transizione demografica descritta e l’evoluzione dell’offerta di risparmio nel nostro Paese? La relazione introduttiva a cura di Alessandro Rosina ha dato il là a riflessioni sul tema da parte di esponenti del settore del risparmio: Lorenzo Alfieri, country head Italy, J.P. Morgan Asset Management; Maurizio Bufi, presidente, Anasf; Marco Carreri, amministratore delegato, Anima ; Alessandro Foti, amministratore delegato, FinecoBank ; Fabio Picciolini, responsabile Ufficio Studi e Progetti, Adiconsum. Con la moderazione di Germana Martano, direttore generale di Anasf, si è quindi aperto il dibattito.

Con il contributo di tutti i relatori, il punto di sintesi è stato fatto poi dal presidente Bufi. Partendo dalla premessa che l’effettivo verificarsi della ripresa economica è la condizione necessaria per creare nuove risorse, generare reddito e creare nuova occupazione, è necessario rispondere al cambiamento delle strutture demografiche con servizi e formule di pianificazione finanziaria per i giovani e le giovani famiglie. Al contempo va tenuto in considerazione il fatto che le reti di welfare pubblico e familiare non sono più sufficienti e che in questo scenario una risposta del settore del risparmio è necessaria a colmare questo gap.

Con tanti spunti di riflessioni si è quindi concluso il convegno di Anasf, che ha proseguito la sua fattiva partecipazione al Salone del Risparmio il giorno seguente, con il seminario accreditato per 4 ore per il mantenimento EFA in modalità A ed EFP, «Advisory patrimoniale integrata: network di professionisti per soddisfare tutte le esigenze del risparmiatore», a cura di Alessandro Gallo, amministratore Value & Strategies e consulente strategico esperto in pianificazione patrimoniale, che ha registrato oltre 270 presenze in sala.

L’ultimo appuntamento in ordine temporale della tre giorni meneghina è stata la partecipazione del direttore generale Anasf Germana Martano al convegno «Metti un robot in portafoglio. Gli algoritmi e gli investimenti personali: cosa ne pensano gli italiani», a cura del Corriere della Sera e moderato da Giuditta Marvelli sul caldo tema della robot consulenza. A servizio o in sostituzione del consulente in carne e ossa? Per Anasf senza dubbio solo in aiuto dei consulenti finanziari. (riproduzione riservata)
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