Nuove aggravanti e lotta all’abusivismo professionale
di Beatrice Migliorini e Pasquale Quaranta

Pazienti in corsia sempre più tutelati. Inserimento nel Sistema sanitario nazionale dei medici specializzandi facilitato e a seguito di un percorso formativo più approfondito. E stop al divieto di esercizio cumulativo delle professioni sanitarie. Queste alcune delle novità contenute nel ddl Lorenzin che, ieri, ha ottenuto il via libera da parte della commissione igiene e sanità del senato.

Il testo, dopo mesi di lavori, è ora pronto per l’aula di palazzo Madama dove dovrebbe approdare nelle prossime settimane (si veda ItaliaOggi del 12 aprile 2016). Pronte nuove tutele per i pazienti. Tra le circostanze aggravanti previste in caso di reati da parte di esercenti la professione sanitaria arriva quella relativa ai delitti non colposi commessi contro la persona nel momento in cui è ricoverata presso strutture sanitarie, sociosanitarie residenziali o semiresidenziali. Obiettivo è quello di alzare la soglia di sicurezza a favore dei pazienti che sarà inoltre garantita da modifiche ad hoc per quanto riguarda l’abusivismo professionale. Diverrà, infatti, obbligatoria la confisca degli strumenti utilizzati per commettere il reato di esercizio abusivo della professione sanitaria. Allo stesso tempo, poi, il testo favorisce l’inserimento nel Ssn dei medici in formazione specialistica per aumentare il livello di professionalità degli stessi. Essi potranno acquisire, attraverso un periodo di formazione nelle unità operative delle aziende sanitarie presenti sul territorio, le dovute conoscenze per l’esercizio delle funzioni della loro professione.

Il testo approvato dalla commissione, inoltre, prevede che il conseguimento di più lauree o diplomi dia diritto all’esercizio cumulativo delle professioni o arti sanitarie. Gli esercenti le professioni o arti sanitarie potranno svolgere, quindi, in qualsiasi forma, la loro attività in farmacia, a eccezione dei professionisti abilitati alla prescrizione di medicinali. Vieni, quindi, eliminato il principio della non cumulabilità alla luce del nuovo ruolo che si vuol fare assumere alle farmacie nell’ambito del Ssn. Queste, infatti, dovranno diventare un vero e proprio presidio sanitario territoriale a favore del cittadino. Colonna portante del testo, poi, l’ammodernamento dell’organizzazione interna delle professioni sanitarie già strutturate, come medici, odontoiatri, veterinari, farmacisti, biologi e psicologi. Per queste ultime due sarà prevista, infatti, la vigilanza da parte del ministero della salute e per gli psicologi in particolare cambieranno le modalità di elezione dei consigli territoriali dell’Ordine. Per quel che concerne, invece, le professioni per le quali sono previsti i collegi le strade si divideranno. Per ostetriche e infermieri è previsto, infatti, il passaggio diretto da collegi provinciali a ordini provinciali. Per quanto riguarda invece il collegio dei tecnici di radiologia ci sarà un ulteriore passaggio. All’interno dell’ordine la cui denominazione diverrà «Ordine dei tecnici sanitari di radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione» confluiranno, infatti, non solo i collegi dei tecnici di radiologia, ma anche tutte le professioni sanitarie al momento non ordinistiche. Per queste, infatti, è prevista l’istituzione di un albo per ciascuna che, a sua volta, confluirà all’interno del macro ordine. Ogni insieme di ordini, inoltre, a livello nazionale sarà organizzato in Federazioni. Entrano, poi, ufficialmente l’osteopatia e la chiropratica tra le professioni sanitarie. Infine, prevista l’istituzione dell’albo dei fisici nell’ordine dei chimici e il passaggio di queste due professioni insieme a quelle di biologo e psicologo sotto la vigilanza del ministero della salute.
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