di Stefania Ballauco
«Come raggiungere un traguardo? Senza fretta ma senza sosta», scrisse Johann Wolfgang von Goethe. È stata questa la direzione percorsa da Anasf in tanti anni di battaglia sulla questione Enasarco. È un annoso problema quello dell’iniquità della doppia contribuzione dei consulenti finanziari a Inps (previdenza di primo pilastro) ed Enasarco (previdenza complementare, di secondo pilastro quindi, pur tuttavia obbligatoria).

Le recenti votazioni per l’Assemblea dei delegati -le prime nella storia dell’Ente – e le prossime nomine del Consiglio di amministrazione della Fondazione danno la possibilità ai rappresentanti degli iscritti di avere voce. Una voce che Anasf si è conquistata nella tornata elettorale che si è svolta dall’1 al 14 aprile e che si è conclusa a favore della coalizione «Insieme per Enasarco», a cui Anasf ha partecipato, con il 53% delle preferenze.
«È stata una competizione all’ultimo voto, una sfida fondamentale per la nostra Associazione e categoria, in cui erano riposte grandi aspettative e per la quale abbiamo ricevuto un riscontro di fiducia importante da parte dei nostri iscritti», ha commentato il presidente Anasf Maurizio Bufi, nei giorni di attesa dei dati definitivi delle elezioni Enasarco, che dovrebbero confermare i provvisori e che raccontano di una vittoria a maggioranza assoluta della coalizione.

Seppur l’adesione sia stata al di sotto delle aspettative (ha votato circa il 10% degli aventi diritto), l’apporto che Anasf ha dato è stato importante. «Abbiamo cercato di dare il nostro massimo, un contributo fattivo per un esito positivo di questa prima tornata elettorale nella storia di Enasarco, che si è concretizzato in migliaia di voti provenienti dagli iscritti all’Associazione», ha continuato Bufi. Il risultato elettorale raggiunto porta due nomi Anasf a sedere al tavolo dell’Assemblea dei delegati della Fondazione, Alberto Forti e Antonio Fricano.
«Abbiamo scelto di aderire a questa coalizione perché ne abbiamo apprezzato l’approccio inclusivo e auspichiamo che la stessa logica rappresenti il comune denominatore di tutti i prossimi passaggi che porteranno alla gestione della Fondazione. Siamo approdati a questo risultato anche grazie a una direzione non solo elettorale ma anche programmatica, che ha permeato gli obiettivi della coalizione. Vogliamo mantenere le promesse fatte e per poterlo fare dobbiamo compiere i prossimi passi con grande attenzione e impegno. Avere voce nell’Ente è una sfida che solo alcuni anni fa non potevamo neanche immaginare. Oggi, grazie al lavoro svolto da tutte le realtà in campo che hanno condiviso con noi gli scopi di questa competizione elettorale, potremo contare, nonché conoscere e gestire i nostri contributi», ha aggiunto il presidente Anasf.

«Per adesso abbiamo portato a casa 21 seggi nell’Assemblea dei delegati», ha continuato il presidente Anasf, mentre i restanti 19 sono distribuiti tra le altre liste della competizione elettorale appena conclusa. «Per quanto riguarda il Consiglio di amministrazione alla nostra lista sono stati assegnati cinque seggi». Come sarà dunque costituito il Cda Enasarco? Sarà composto da 15 membri, di cui dieci per gli agenti e cinque per le preponenti, che saranno eletti dall’Assemblea dei delegati entro 45 giorni dalla proclamazione definitiva dei risultati dell’Assemblea stessa. Potranno essere eletti membri del Consiglio di Amministrazione anche i componenti dell’Assemblea dei delegati, con contestuale rinuncia a quest’ultima carica e conseguente sostituzione con il candidato individuato secondo le procedure stabilite nel Regolamento elettorale.

Nel dettaglio, quindi, come funzionerà l’elezione del nuovo Cda?

I membri del Consiglio di amministrazione, in rappresentanza degli agenti e dei preponenti, saranno eletti dalle rispettive componenti dell’Assemblea dei delegati nel rispetto dei seguenti principi direttivi:

sulla base di liste di candidati presentate dalle associazioni di categoria riconosciute dal Ministero, o da raggruppamenti di delegati e, comunque, sottoscritte da almeno quattro delegati;

con metodo proporzionale e nell’ordine indicato nelle rispettive liste, fino alla concorrenza del numero degli amministratori spettanti per effetto del risultato elettorale.

Ciascuna lista per il Consiglio di amministrazione può contenere 14 candidature nominativamente espresse. I membri dell’Assemblea dei delegati in rappresentanza degli agenti e dei preponenti eleggono separatamente i componenti del Cda spettanti alla relativa componente.

Le votazioni avvengono mediante chiamata nominativa dei delegati, in ordine alfabetico; ciascun delegato dichiara in modo palese la lista alla quale attribuisce il proprio voto e l’attribuzione dei seggi è effettuata secondo il sistema proporzionale. I delegati sono eletti nell’ordine indicato nelle rispettive liste fino alla concorrenza del numero spettante per effetto del risultato elettorale.

Costituiscono l’elettorato attivo i membri dell’Assemblea dei delegati in rappresentanza degli agenti e dei preponenti che eleggeranno le rispettive componenti del Consiglio di amministrazione. Per quanto riguarda l’elettorato passivo, possono candidarsi alla carica di componente del Consiglio di Amministrazione tutti coloro che sono in possesso dei requisiti di professionalità e onorabilità.

«Ci aspetta ancora una lunga strada. Con soddisfazione guardiamo ai risultati appena raggiunti, ma con impegno ci apprestiamo a compiere i prossimi passi. Oltre al tema della rappresentanza, che ha una valenza politica importante visto che i consulenti finanziari contribuiscono in misura significativa alle casse di Enasarco, ci preme occuparci del nostro futuro e per farlo dobbiamo poter avere a disposizione dati e numeri che fino a oggi non ci sono stati resi disponibili nonché portare avanti le nostre istanze. Tra queste il tema dei silenti è di sicuro fra le prime e cercheremo di trovare una soluzione percorribile nei fatti», ha chiosato Bufi. (riproduzione riservata)
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