Le Generali puntano su un nuovo programma di emissioni di bond da 15 miliardi di euro per poter fare fronte alle esigenze di finanziamento attuali e prospettiche approfittando delle eventuali e vantaggiose finestre di mercato che dovessero aprirsi in un arco di circa tre anni, anche ai fini di un’ottimizzazione del capitale regolamentare.

La decisione, secondo quanto risulta a Radiocor Plus, è stata presa da un cda del Leone che si è tenuto settimana scorsa, in cui Alberto Minali – nominato il mese scorso direttore generale (ricopriva già la carica di direttore finanziario) – ha illustrato il progetto che prevede nel dettaglio l’innalzamento del tetto del precedente programma di emissioni Emtn, in scadenza proprio questo mese, dai ‘vecchi’ 12 miliardi a quota 15 miliardi.

Di questi, va ricordato, 10,069 miliardi sono stati comunque già utilizzati negli anni scorsi. Il nuovo Emtn avrà efficacia fino a fine 2019 ma tutto ciò, precisano fonti vicine alla società, non avrà alcun riflesso sulla leva né andrà ad aumentare lo stock del debito: offrirà invece ulteriori margini di manovra per approfittare delle condizioni vantaggiose dei tassi sul mercato per ridurre gli oneri finanziari.

In sostanza, servirà ad una ‘gestione attiva’ delle passività della compagnia. Le emissioni del nuovo programma Emtn potranno essere sia di tipo senior (con scadenza fra tre e 50 anni) sia di tipo subordinato e computabili quindi tra gli strumenti di Tier 2 e Tier 3. Allo stesso tempo, il cda – sempre su proposta di Minali – ha deciso di revocare le delibere per il cosiddetto ‘Programma Consob’, destinato all’emissione di obbligazioni destinate al retail poiché le stesse’ non hanno mai trovato attuazione, avendo ritenuto la compagnia di ricorrere al mercato istituzionale’.

Fonte: Radiocor