Grazie alle 500 mila azioni ordinarie acquistate lunedì 11 aprile, Francesco Gaetano Caltagirone ha incrementato la partecipazione nelle Generali oltre il 3% del capitale, per una cifra intorno ai 6 milioni rafforzando così la sua posizione di terzo socio della compagnia alle spalle di Mediobanca (13%) e Leonardo Del Vecchio (3,17%). Già il 5 e 7 aprile scorsi l’imprenditore, attraverso Fincal, aveva rilevato 1,25 milioni di azioni del Leone, pari allo 0,08% del capitale della compagnia triestina per un controvalore di 15,36 milioni (i due pacchetti sono stati acquistati a prezzi unitari pari a 12,39 e 12,21 euro) e si era portato a un passo dalla soglia del 3%. Il superamento della soglia rende Caltagirone azionista rilevante del gruppo e ha fatto scattare gli obblighi di comunicazione alla Consob.

Intanto Kepler Cheuvreux ha avviato la copertura sul titolo Generali con un rating buy e target price di 16 euro, pari a un potenziale di rialzo del 30% rispetto al prezzo attuale (ieri il titolo ha chiuso in rialzo dello 0,3% a 12,49 euro). «Generali offre agli investitori una storia di ristrutturazione che è quasi completata, ma non ha ancora dispiegato i suoi effetti nel prezzo dell’azione», spiega Kepler, «la recente volatilità e incertezza sul management hanno aperto una grande opportunità in un titolo già a buon mercato». Gli analisti calcolano che l’azione sia il 20% meno cara rispetto ai suoi concorrenti sulla base del rendimento da cash flow. (riproduzione riservata)
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