di Luisa Leone
Un’Autorità nazionale per la stabilità del sistema finanziario italiano. La prevede la legge di delegazione europea 2015, attualmente all’approvazione di Camera e Senato, che come ogni anno affida al governo il compito di emanare le norme necessarie a chiudere (o prevenire) i contenziosi derivanti dal mancato adeguamento della legislazione ai dettami delle istituzioni europee.

Tra le questioni affrontate dal provvedimento, all’articolo 9 si trova appunto il recepimento delle raccomandazioni del Comitato europeo per il rischio sistemico (European systemic risk board) riguardo la necessità per i singoli Paesi di riconoscere la politica macroprudenziale come obiettivo interno e di affidarne la responsabilità a un’Autorità apposita. Alcuni Stati, come Austria, Germania, Regno Unito e Olanda, hanno già provveduto (la scadenza indicata per l’adeguamento era febbraio 2104) mentre il governo italiano finora si era limitato ad attivare un tavolo di lavoro con la Banca d’Italia, la Consob, l’Ivass e la Covip. Da questi incontri è emersa la preferenza per la costituzione di un Comitato cui affidare i compiti di vigilanza macroprudenziale, piuttosto che caricare la responsabilità su un unico soggetto. La legge delega prevede allora che entro una anno il governo emani i decreti legislativi necessari alla creazione di un Comitato per le politiche macroprudenziali, composto appunto dalle quattro Autorità che hanno partecipato al tavolo: la Banca d’Italia, che presiederà il nuovo organismo, l’Autorità di regolazione dei mercati finanziari, quella che vigila sulle assicurazioni e l’organismo incaricato della vigilanza sulla casse previdenziali e fondi pensione. Il nuovo super-sceriffo della finanza italiana avrà il compito di «contribuire alla salvaguardia della stabilità del sistema finanziario nel suo insieme, anche attraverso il rafforzamento della sua capacità di resistenza e contrasto dell’insorgenza dei rischi sistemici», si legge nella documentazione a corredo della legge di delegazione. Il Comitato, all’interno del quale l’istituto centrale guidato da Ignazio Visco avrà un ruolo di guida, potrà indirizzare raccomandazioni alle stesse Autorità che ne fanno parte, con un meccanismo di «comply or explain», ma anche ottenere tramite le stesse «le informazioni necessarie per lo svolgimento delle proprie funzioni da soggetti privati che svolgono attività economiche rilevanti ai fini della stabilità finanziaria, e da soggetti pubblici», si legge nel testo della legge. Non solo, qualora le richieste non possano essere avanzate da Ivass, Consob, Covip o dalla stessa Bankitalia, il Comitato potrà provvedere esso stesso all’acquisizione. Prevista anche la possibilità di comminare sanzioni ai soggetti inadempienti alle richieste di informazioni e chiarimenti avanzate dalla nuova Autorità. Infine, sempre in ambito finanziario, con la legge di delegazione 2015 il governo sarà autorizzato anche a emanare le nuove norme sulle commissioni interbancarie per le transazioni con carte di pagamento e quelle sull’accesso ai conti base. (riproduzione riservata)
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