Da uno studio presentato ad inizio 2015 ad un convegno ISTAT sulla qualità della vita in Italia si stima che nel 2013 fossero 11 milioni gli italiani sopra i 50 anni con almeno un problema cardiovascolare. Sempre secondo l’ISTAT le cause di morte più frequenti in Italia sono le malattie ischemiche del cuore, le malattie cerebrovascolari e altre problematiche cardiache.

E se – considerato che molti fattori di rischio cardiovascolare sono modificabili attraverso cambiamenti dello stile di vita – esistesse un tutor personale che realizza un profilo del proprio stato di salute e fornisse una dieta personalizzata ed un programma settimanale di esercizi per l’attività fisica per diminuire la possibilità di gravi problemi cardiovascolari? Ebbene esiste già.

UniSalute, la compagnia del gruppo Unipol specializzata in assistenza sanitaria, propone – attraverso molte coperture collettive e con un prodotto individuale acquistabile on line – un programma esclusivo di prevenzione primaria e controllo dei fattori legati alla sindrome metabolica, cioè l’insieme di fattori di rischio metabolici che aumentano la possibilità di sviluppare malattie cardiache, diabete ed ictus e che sono spesso correlati allo stile di vita della persona (peso eccessivo e sedentarietà).

UniSalute ha istituito un vero programma di tutoring dello stile di vita per mantenere la salute cardiovascolare: si tratta di un servizio di consulenza e prevenzione per i propri clienti, che parte da un giudizio iniziale del quadro clinico per poi declinarsi in un programma personalizzato – aggiornato settimanalmente – relativo a comportamenti ed attività da seguire sia in campo alimentare che dell’attività fisica.

Accedendo alla parte dedicata sul sito www.unisalute.it, i clienti possono infatti compilare un questionario online inserendo i dati delle analisi del sangue, della pressione, del giro vita e di tutti gli altri parametri ritenuti rilevanti riguardo la sindrome metabolica: l’abitudine al fumo, il grado di sedentarietà e la presenza di casi di infarto o diabete nel proprio nucleo parentale. Il questionario viene valutato dai medici di UniSalute che danno riscontro, via telefono o mail, fornendo consigli sul migliore stile di vita da seguire in base allo stato di salute.

Coloro che si sottopongono al programma aggiornano periodicamente, attraverso il sito, i propri parametri, così da permettere di modificare e calibrare al meglio le indicazioni da seguire nel tempo e rendere il servizio il più efficace possibile.

I dati raccolti da Unisalute grazie a questo screening relativo alla sindrome metabolica confermano quanto descritto dagli studi medici a riguardo.

Nell’ultimo anno una larga fetta di persone che si è avvalsa del programma (il 45%) presenta una situazione clinica descrivibile come sindrome metabolica o alterazioni significative di valori quali glicemia, colesterolo, trigliceridi e circonferenza addominale.

In questa situazione si concentra il 60% degli over 50, mentre il 70% degli under 30 si può definire sano, a dimostrazione che il fattore età è particolarmente rilevante per queste problematiche.

Si evidenzia inoltre come siano in particolare gli uomini a registrare con maggior frequenza  situazioni più preoccupanti (il 48% contro il  43% delle donne).

Se quello ereditario sembra essere un fattore di influenza (tra i sani solo il 13% afferma di avere ad esempio casi di infarto in famiglia, contro il 45% di chi ha un quadro clinico delicato) un ruolo fondamentale lo giocano i comportamenti quotidiani e lo stile di vita: ben il 48% dei soggetti particolarmente a rischio è un fumatore (percentuale che scende al 15% tra chi ha tutti i parametri a norma) così come quasi il 70% di chi fa sport più di 5 ore a settimana ha i valori rilevanti nella norma.

“Il servizio di screening e tutoring è ulteriore testimonianza dell’impegno di UniSalute nel diffondere una cultura della prevenzione e sensibilizzare i cittadini verso i temi della salute e del benessere” afferma il Direttore Generale di UniSalute Fiammetta Fabris. “Lo stare in salute è una condizione che si ottiene non solo una volta curata una malattia ma principalmente adottando uno stile di vita regolato e sano. Il nostro programma di supporto vuole infatti principalmente rendere consapevoli le persone che la cura dello stile di vita quotidiano incide in maniera profonda sulla propria salute”.