Grazie all’andamento del patrimonio complessivo dell’industria e alla raccolta netta dei fondi aperti, anche il primo trimestre del 2015 si aggiudica un posto nell’almanacco del risparmio gestito italiano. Secondo le rilevazioni dell’Ufficio Studi di Assogestioni, infatti, alla fine di marzo di quest’anno gli asset complessivi del settore volano abbondantemente oltre la cifra record di 1.700 miliardi raggiungendo quota 1.718 miliardi di euro. Di questi oltre 757 milioni sono investiti in fondi aperti, risultato ottenuto anche grazie ad un record di raccolta netta. 

Il primo trimestre dell’anno dei fondi comuni aperti, infatti, si aggiudica la palma di miglior trimestre degli ultimi 16 anni, grazie ad un saldo complessivo superiore ai 36 milioni di euro, 15 dei quali raccolti nel solo mese di marzo. A guidare questa corsa sono sempre i fondi flessibili, con 15,8 milioni da inizio anno, e quelli obbligazionari, con 10,6 milioni: insieme i prodotti appartenenti a queste categorie gestiscono asset per oltre 508 milioni di euro, pari al 30% degli asset totali dell’industria. 

A livello complessivo il primo trimestre 2015 del settore si chiude provvisoriamente con un saldo di 52 miliardi di euro segnando per l’industria del risparmio gestito il nono risultato positivo trimestrale consecutivo.

A marzo l’industria raccoglie 23 miliardi di euro.

I fondi aperti mettono a segno sottoscrizioni per oltre 15,5 miliardi: 7 miliardi confluiti nelle casse dei fondi flessibili, 4,5 negli obbligazionari, 2,3 in prodotti azionari e 2 miliardi di euro nei prodotti bilanciati.