di Anna Messia

C’è chi sostiene che sia solo un riassetto temporaneo, in attesa di un cambiamento che potrebbe essere più profondo dopo che Poste Italiane ha deciso di rilevare da Monte dei Paschi  di Siena il 10,3% della società di gestione Anima Holding  (per 210 milioni di euro). Certo è che il recente cambio al vertice di BancoPosta Fondi sgr, la società di gestione del gruppo guidato da Francesco Caio, è un’operazione degna di nota.

Non solo perché si tratta di un cambio di governance deciso per un consiglio di amministrazione che non era ancora arrivato a scadenza. Ma soprattutto perché già oggi l’arrivo di un nuovo management appare come la diretta conseguenza di una riorganizzazione tra le partecipate del gruppo postale. A prendere il posto di Enrico Ajello, storico amministratore delegato di BancoPosta Fondi Sgr, è stato infatti Antonio Nervi, da anni consigliere di amministrazione di Poste Vita, quando ancora al vertice del gruppo c’era Massimo Sarmi. Nervi tra l’altro ha anche responsabilità nel gruppo per il coordinamento gestione e investimenti. E sempre da Poste Vita arriva anche il nuovo presidente della società di gestione, ovvero Maria Bianca Farina, che da 2007 è al comando di Poste Vita come amministratore delegato (dopo essere stata dal 2004 direttore generale). La chiamata di manager dalla compagnia assicurativa nella sgr del gruppo non appare affatto casuale. Perché, secondo quanto risulta a MF-MilanoFinanza, Caio ha anche deciso di affidare il coordinamento di BancoPosta Fondi a Poste Vita. Del resto proprio da lì arrivano la maggior parte dei patrimoni gestiti dalla sgr. Bancoposta Fondi è oggi dotata di asset per oltre 62 miliardi di euro, in base ai dati di fine febbraio elaborati da Assogestioni. Tali capitali arrivano soprattutto dalla gestione di patrimoni istituzionali (60,7 miliardi), con proprio Poste Vita che gioca il ruolo più importante. Mentre dai fondi comuni arrivano al gruppo poco più di 2 miliardi. Negli ultimi anni la sgr sotto la guida di Ajello aveva puntato a incrementare il peso dei fondi comuni potenziando anche il team dei gestori interni. Così Poste Italiane era riuscita a diversificare l’offerta. Negli uffici postali già oggi vengono collocati fondi obbligazionari e azionari, affidati con una delega di gestione a Pioneer Investment Management sgr (gruppo Unicredit ), mentre il Fondo Flessibile BancoPosta Step fa capo a Bnp Paribas  Investment Partners. Ma oltre a questi ci sono anche fondi gestiti direttamente da BancoPosta Fondi. A questo punto bisognerà però capire come questa offerta verrà coordinata con il nuovo contributo che potrà arrivare da Anima  sgr. Nei giorni scorsi Caio ha fatto sapere che grazie alla firma di accordi distributivi Anima  potrà contribuire ad aumentare il peso dei fondi comuni negli uffici postali, consentendo ai clienti di Poste di accedere a nuovi strumenti d’investimento. Che cosa rimarrà in capo a BancoPosta Fondi? Soltanto gestioni patrimoniali oppure la sgr continuerà a occuparsi ancora anche di fondi comuni? Si vedrà. Per ora il dato di fatto è che il riassetto è già partito. (riproduzione riservata)