di Francesca Vercesi

Nella lunga lista dei portafogli corposi gestiti da Banca Generali, oltre a quello Alex Del Piero c’è quello dello chef Davide Oldani. La società di gestione del risparmio guidata dall’ad Piermario Motta ha presentato ieri la collaborazione con lo chef stellato, che sarà il nuovo testimonial della banca. «Qui mi trattano come farei io», è il claim della campagna marketing. «Ho incontrato Banca Generali per discutere delle sfide legate alla mia professione e al nuovo ristorante e ho subito trovato un interlocutore che capisce le ragioni di un imprenditore», dice Oldani. «Così ho deciso di fare gestire al gruppo una parte del mio portafoglio».

Il gruppo stima di realizzare nel primo trimestre una raccolta netta superiore a un miliardo dopo i 700 milioni dei primi due mesi del 2015. Lo ha fatto sapere il condirettore generale Gian Maria Mossa a margine dell’evento: «Marzo è stato uno dei mesi migliori da quando sono arrivato nel gruppo, a luglio 2013, e, se tutto va come deve andare, anche aprile e maggio saranno molto interessanti». In occasione dei risultati di bilancio Banca Generali aveva indicato per il 2015 una stima di raccolta netta di 2-2,5 miliardi, ma a questo punto le aspettative potrebbero alzarsi. Intanto sul fronte reddituale è atteso un aumento delle componenti ricorrenti, come le commissioni connesse alla crescita dello stock delle masse gestite, che ora si aggirano sui 37-38 miliardi. Quanto agli arrivi di nuovi private banker, la banca continua nell’aggressiva politica di reclutamento, resa più facile dall’esodo in corso che coinvolge molti banker. La maggior parte degli istituti, del resto, sta affrontando macchinose riorganizzazioni per competere su un mercato sempre più complesso. (riproduzione riservata)