La svolta di Google Compare, servizio di comparazione prezzi per l’ assicurazione RC auto, è vista dal presidente e amministratore delegato di Valen Analytics (società di Denver che fornisce alle compagnie assicurative dati, analitica e il modeling predittivo per migliorare la performance di underwriting), Dax Craig, come un “un elemento rivoluzionario” per il settore assicurativo.

Non può essere sottovalutata la complessità dell’azione di Google ed è difficile per ora comprendere dove si spingerà questa collaborazione e come esattamente essa sarà strutturata.

Per più di un mese è girata la voce di un certo accordo tra Mountain View, società informatica californiana, e Compare.com, e i piani di espansione di Google nel settore assicurativo sono sulla bocca di tutti dall’inizio dell’anno.

L’annuncio di Google riguardo la collaborazione con Compare.com e CoverHound rivelava la nascita di uno strumento di comparazione prezzi online che include una lista di compagnie assicurative partner: agli acquirenti di assicurazione RC auto è permesso digitare un codice ZIP, cliccare “invio” e in questo modo poter accedere alle informazioni primarie, come nome e data di nascita.

Il sito offre anche ai visitatori la scelta di accelerare questa procedura tramite l’opzione “riempimento automatico”.

La facilità di utilizzo del principale motore di ricerca del mondo associata alla collaborazione tra  grandi compagnie assicurative e fornitori di comparazione prezzi potrebbe avere ulteriori implicazioni per il futuro della distribuzione assicurativa.

Craig e altri leader del settore credono che la crescente forza assicurativa di Google non si limiterà alla vendita di assicurazione auto.

“La RC auto è il punto di partenza e credo che sia stata la scelta migliore,” ha affermato Craig. “seguirà l’assicurazione per i proprietari di casa e gli affittuari e, in seguito, quella per le piccole aziende.

Quando le compagnie impareranno a gestire meglio la situazione, a superare le difficoltà critiche, l’interesse di Google si estenderà a tutti i tipi di assicurazione.”

Keith Moore, amministratore delegato di CoverHound, che offre assicurazione ai proprietari di casa, affittuari ed RC moto, non si è potuto sbilanciare molto sui futuri piani della collaborazione con Google ma non ha negato la possibilità che Google Compare si espanda oltre l’assicurazione auto.

“Sulla base della nostra partnership, non posso parlare a nome loro, ma sicuramente si espanderanno in altre linee assicurative,” ha affermato.

CoverHound sta già rinforzando l’espansione prevista di Google in altri stati, e la compagnia ha annunciato di aver raccolto 14 milioni di dollari in finanziamenti di serie B attraverso investitori nuovi e già esistenti, incluso il principale ramo venture di American Family Insurance.

Finora CoverHound ha raccolto più di 20 milioni di dollari di venture capital e ha una lista notevole di partner assicurativi, tra cui Progressive, Esurance, 21st Century, Safeco, Mercury, Travelers e The Hartford.

Il nuovo finanziamento supporterà la crescita assicurativa di CoverHound e la sua integrazione con grandi marketing partnership come questa, ha affermato Moore.

La collaborazione con Compare.com funzionerà dando agli utenti di Google Compare accesso ad alcuni dei 41 partner assicurativi di Compare.com.

 “I clienti hanno imparato a fidarsi del brand Google e a contare sulla sua esperienza nel fornire accesso immediato alle informazioni e nell’ottimizzare e semplificare i processi,” ha dichiarato Eric Gewirtzman, amministratore delegato di Bolt.

“L’ampia portata distributiva di Google lo rende un canale di distribuzione “naturalmente adatto”, benché sia piuttosto diverso da ciò a cui il settore è abituato.

Vediamo questa mossa di Google come un’opportunità chiave per le compagnie assicurative per raggiungere e offrire prodotti ad una categoria di compratori ai quali altrimenti non avrebbero accesso.”

Un portavoce di Google  ha affermato che, a parte un comunicato stampa rilasciato in seguito all’annuncio della collaborazione, la compagnia non commenterà nell’immediato.

Il portavoce di Google, Joe Orborne, si è rifiutato di riportare qualche dettaglio sui futuri piani di questo business, rispondendo via mail: “raramente facciamo dichiarazioni lungimiranti riguardo ai nostri prodotti.”

Non è esattamente chiaro nemmeno come questa partnership dovrebbe operare, nel momento in cui Google ha offerto pochi dettagli a riguardo e la maggior parte di quello che si sa proviene dai singoli partner di Google Compare.

È risaputo che Google  mantenga un profilo basso con la stampa riguardo ai suoi nuovi impegni.

La società di rado ha rilasciato dichiarazioni riguardo al suo programma di creazione di un veicolo autonomo, e ancora prima riguardo al suo prodotto Google Glass.

Craig di Valen crede che Google stia ancora lavorando ad alcuni di quei dettagli.

Il settore assicurativo potrebbe non reagire facilmente e in modo uniforme alla new entry di Google nel mercato assicurativo.

“Resta da vedere come reagirà il settore assicurativo,” ha affermato Craig. “è pronto ad affrontare difficoltà.

I vecchi metodi di fare business non funzionano così bene come un tempo.

Il settore assicurativo, secondo la mia opinione, si è reso più vulnerabile di fronte a compagnie esperte di informatica come Google.

Per le compagnie assicurative è un enigma interessante ed è una questione che anche gli agenti devono affrontare.

Non mancano gli esperti di distribuzione che negli ultimi anni hanno desiderato un’evoluzione nel modo in cui le compagnie assicurative e gli agenti affrontano la distribuzione e sollecitano i clienti.

Alcuni affermano che la principale forza dei consumatori sia la promettente generazione del secondo millennio, che preferisce alle chiamate un’esperienza online.

Gli studi mostrano che il 71% dei clienti ricerca in internet prima di acquistare prodotti assicurativi e più di 40 milioni di preventivi assicurativi sono stati forniti online nel 2013.

“Penso che gli agenti dovranno adattarsi ai moderni metodi di fare business o potrebbero diventare irrilevanti di fronte alle esigenze moderne dei clienti,” ha affermato Craig.

“La generazione del secondo millennio è il futuro e rappresenterà la principale categoria demografica di clienti assicurativi, quindi l’annuncio di Google è veramente rivoluzionario.”

Fonte: Insurance Journal