Nel mirino della holding ci sono società di assicurazioni o di risparmio gestito. Nel 2014 il nav è salito a oltre 10 miliardi, in crescita del 15%. Mentre per Fca si attende un nuovo round di m&a

di Luciano Mondellini 

Exor cercherà nuove «occasioni concentrando l’attenzione sul settore dei servizi, soprattutto finanziari, «che riteniamo possano stare bene con il resto dei nostri investimenti, che sono oggi prevalentemente in settori industriali ad alto impiego di capitale». Nella tradizionale lettera agli azionisti di Exor che il presidente John Elkann invia ogni anno nell’immediata vigilia dell’approvazione del bilancio (oggi saranno resi noti i conti 2014), il nipote dell’Avvocato Agnelli ha tracciato ieri le linee guida della holding.

Confermando nei fatti quanto anticipato da MF/Milano Finanza il 26 febbraio, dopo che la stessa Exor aveva annunciato di voler cedere la controllata statunitense Cushman&Wakefield per varare nuovi investimenti. Ovvero che Exor aveva assicurazioni o società di risparmio gestito nel mirino. «Dalla creazione di Exor nel 2009 non abbiamo realizzato grosse operazioni, ma abbiamo investito sulle società che possediamo. Ora, tenendo questo bene a mente, sono sempre più che ottimista che qualcosa di interessante verrà fuori», ha scritto il numero uno della holding,

Nella missiva Elkann ha inoltre spiegato che Exor ha chiuso il 2014 con un net asset value in crescita del 14,8% a 10,1 miliardi. Un risultato inferiore del 2,4% rispetto al benchmark Msci World Index denominato in euro, che invece ha fatto segnare un incremento del 17,2%.Il divario, ha spiegato la lettera, risiede nel forte deprezzamento dell’euro nei confronti del dollaro che ha fatto volare il benchmark.

Nel capitolo su Fca, Elkann ha spiegato di «attendersi un ulteriore round di consolidamento nel settore» automobilistico dando così ragione (si veda articolo in pagina 13) a chi sostiene che Fca sia ormai candidata a un’altra aggregazione o fusione. «C’è da sperare che il consolidamento sia guidato più dalla ragione e dal buonsenso che non dall’emergenza; e che tenga conto di fattori importanti come le identità e le culture», ha scritto al riguardo. Nella seconda parte della lettera invece Elkann ha ringraziato Luca Cordero di Montezemolo per la gestione di Ferrari negli ultimi anni e ha ricordato come il compito della Rossa, che dopo la separazione di Fcasarà una diretta controllata della holding, sia quello di vincere sempre. «Nessuno ricorda chi arriva secondo», ha scritto Elkann citando Enzo Ferrari. Infine il numero uno di Exor ha reso noto che l’unico nuovo investimento finanziario nel 2014 è stato la partecipazione al collocamento di Lending Club, una sorta di social network dei prestiti di denaro nel mercato statunitense. Exor ha acquistato circa lo 0,25% del capitale e a fine anno stava guadagnando il 47% nell’investimento. (riproduzione riservata)