di Rosario Murgida MF-DowJones

Deutsche Bank  ha chiuso la vicenda della manipolazione dei tassi di interesse di riferimento siglando un accordo di patteggiamento con le autorità di vigilanza britannica e statunitense. La banca tedesca ha concordato il pagamento di una multa record di 2,5 miliardi di dollari e accettato di dichiararsi colpevole per le accuse mosse dalle autorità statunitensi.

Inoltre l’istituto guidato dai due ceo, Juergen Fitschen e Anshuman Jain, ha ammesso che i sistemi di controllo interni si sono rivelati insufficienti per prevenire la manipolazione del tasso Libor ma ha precisato che «nessun membro del consiglio di gestione (attuale o passato) è coinvolto o era a conoscenza della condotta inappropriata dei trader. DB ha messo inoltre in atto provvedimenti disciplinari e licenziamenti nei confronti dei trader coinvolti nella vicenda e ha significativamente rafforzato controlli e procedure. L’accordo chiude le procedure investigative delle autorità federali statunitensi e statali di New York e delle forze dell’ordine Usa nonché la parallela indagine della britannica Fca  sulle accuse di manipolazione mosse a diversi dipendenti della banca tedesca. In virtù dell’intesa Deutsche Bank  ha deciso di aumentare di ulteriori 1,5 miliardi di euro le spese legali per 3,2 miliardi contabilizzate nel primo trimestre.

L’istituto di credito è solo l’ultimo a essere colpito negli ultimi mesi dalle autorità statunitensi.

L’anno scorso Bnp Paribas  ha pagato 9 miliardi di dollari per aver violato le sanzioni contro alcuni Paesi, mentre Commerzbank ha sborsato per analoghe accuse 1,45 miliardi di dollari. Nel 2013Deutsche Bank  ha fatto parte di un pool di banche europee e statunitensi che hanno pagato miliardi e miliardi per chiudere il caso di manipolazione dei tassi di interesse avviato dalla Commissione Europea. Per chiudere l’indagine la banca tedesca è stata costretta a pagare 725 milioni di euro. L’accordo di ieri porta a circa 3 miliardi di dollari l’ammontare totale finora sborsato da Deutsche Bank  per porre fine alle accuse di manipolazione dei tassi. Finora, a livello mondiale, le banche hanno pagato 7 miliardi di dollari per chiudere le indagini. (riproduzione riservata)