Banca Generali  sta lavorando a una muova piattaforma di pricing nella consulenza, alla luce dell’arrivo della Mifid 2 nel 2017. A oggi il gruppo ha la modalità di pagamento di fee on top sul prodotto, che varia in base alle masse e all’asset allocation. «Nel 2016, in altre parole, daremo il via al doppio binario per il nostro servizio di consulenza. E le opzioni saranno due: si pagherà o solo sul servizio stesso (fee only, ndr) o su un mix tra prodotto e servizio», spiega il condirettore generale Gian Maria Mossa. In un ambiente di tassi a zero, inoltre, Banca Generali  punta a nuove soluzioni nel risparmio amministrato finora prerogativa solo dei grandi investitori istituzionali. «Vogliamo rendere accessibili ai risparmiatori strumenti finora preclusi con una famiglia di soluzioni alternative nuove nel nostro settore», dice Mossa, «stiamo aprendo ad una famiglia di strumenti che, dalle gestioni long-short, al forex passando per l’utilizzo di derivati e certificates, si distinguono per nuove prospettive nella pianificazione finanziaria». Dopo l’avvio a inizio anno della gestione patrimoniale per la fascia elevata orientata a selezionare partner internazionali specializzati anche in soluzioni meno liquide, come nel caso del Mezzanino con Tyndaris e nei Npl con Algebris, l’attenzione si sposta in questi giorni al lancio di nuovi fondi in delega con comparti di ultima generazione come quello di Amundi nelle strategie in valute, e le gestioni attive e senza limiti di Vontobel, Eurizon e Controlfida, quest’ultima operante su tre classi (azioni, obbligazioni e valute) e al 100% tramite opzioni. Il passo successivo riguarda il focus appunto nell’amministrato. «Stiamo definendo l’intesa con importanti partner per consentire ai nostri professionisti di operare su piattaforme all’avanguardia dove sarà accessibile, sempre ad una clientela qualificata, un universo di strumenti illiquidi resi ora invece liquidi, e quindi selezionabili con facilità, da queste piattaforme», dichiara Mossa. A completamento, la società prepara il lancio di un ulteriore programma sui certificates. L’operazione riguarda i clienti con esigenze più complesse, interessati a tematiche finora poco accessibili come nelle commodities e nella volatilità. (riproduzione riservata)