Si è riunita ieri a Milano, sotto la presidenza di Giorgio Costa, l’Assemblea Ordinaria degli Azionisti della Vittoria Assicurazioni che ha approvato la Relazione del Consiglio di Amministrazione e il Bilancio al 31 dicembre 2013.

L’Assemblea ha inoltre confermato l’incremento del dividendo a 0,18 euro per azione al  lordo delle eventuali ritenute di legge (esercizio precedente 0,17 euro). Il dividendo sarà pagato a partire dal 15 maggio 2014 previo stacco della cedola n. 32 in data 12 maggio 2014 e record date il 14 maggio 2014.

L’Assemblea ha infine approvato le politiche di remunerazione della Società.

Dopo un favorevole 2013 (+13,1% la raccolta premi a oltre 1,15 miliardi, +8,7% l’utile netto a circa 62,5 milioni), Vittoria Assicurazioni prevede che il 2014 “non andrà male, fino ad adesso non ho motivi per pensarlo”, anche se non manca la cautela.

Lo dichiara a ‘Radiocor’ a margine dell’assemblea degli azionisti l’a.d. Roberto Guarena, che, soffermandosi sull’andamento di Vittoria Assicurazioni quest’anno, ha affermato: “Siamo nelle previsioni e quindi dovremmo avere risultati in linea con il 2013, prudenza vuole un pochino di meno, ma siamo solo in aprile, abbiamo ancora otto mesi”.

Guarena aggiunge che ”c’è molto da combattere, ma i risultati arrivano. Non sono escluse comunque sorprese, come la supertassazione sul bilancio 2013 che ci hanno comunicato nel febbraio 2014 (che ha pesato sul risultato dell’esercizio 2013 della compagnia per quasi 16,3 milioni). Auguriamoci che si fermino lì”.

L’assemblea di Vittoria Assicurazioni, che tradizionalmente durava poco meno di 20 minuti, quest’anno è andata oltre (quasi due ore) a seguito dell’intervento di un azionista che ha contestato ‘la poca trasparenza’ rispetto alla vendita della quota in Camfin, da cui Vittoria Assicurazioni ha percepito una plusvalenza di oltre 8 milioni di euro.

L’assemblea ha comunque votato compatta contro le richieste di questo socio approvando a grande maggioranza il bilancio 2013.

Guarena ha inoltre detto che la società, nell’ultimo trimestre 2013, ha avviato un programma di semplificazione delle partecipazioni nel settore immobiliare per “mettere ordine nel comparto riducendo il numero delle partecipazioni accorpandole” e  ha ribadito che il gruppo “non ha inviato alcuna disdetta al patto Mediobanca (detiene lo 0,14%). Siamo ancora dentro”.