Di Manuel Costa

UnipolSai ha emesso il prestito obbligazionario convertendo per complessivi 201,8 milioni di euro destinato alle banche creditrici dell’ex Premafin, tra cui Unicredit e Mediobanca, ma ad eccezione di Ge Capital-Interbanca.

Il prestito, rappresentato da 2.018 obbligazioni del valore nominale unitario di 100 mila euro, è stato sottoscritto per 67,5 milioni anche dalla capogruppo Unipol Gruppo Finanziario (Ugf), che si era da tempo impegnata in tal senso. Le obbligazioni maturano un interesse annuo lordo (non capitalizzabile) del 6,971%. Il numero massimo di azioni che verranno emesse a servizio del prestito obbligazionario convertendo è pertanto pari 73.919.414 azioni UnipolSai. Il prestito potrà essere convertito in ogni momento fino al 22 dicembre 2015 e si convertirà obbligatoriamente il 31 dicembre 2015. L’emissione del convertendo rappresenta uno degli ultimi passaggi finanziari previsti dal piano di ristrutturazione del debito dell’ex Premafin nell’ambito della fusione con Fondiaria-Sai, Milano Assicurazioni e Unipol Assicurazioni. Ora l’ad Carlo Cimbri, che martedì si presenterà per la prima volta agli azionisti della nuova UnipolSai, potrà dunque concentrarsi sugli aspetti industriali dell’integrazione. Nei giorni scorsi gli analisti di Equita hanno tuttavia espresso la loro preferenza per il titolo della holding Ugf anziché per quello dell’operativaUnipolSai. La prima tratta a multipli più convenienti (7,7 volte il p/e 2015 contro 10) e mostra una crescita degli utili molto significativa grazie alla conclusione della pulizia di portafoglio inUnipol Banca. Inoltre gli esperti stimano per Unipol uno yield a regime molto attraente: al 7,6% per le azioni ordinarie e al 9,2% per le azioni privilegiate nel 2015. (riproduzione riservata)