«Le prime misure messe in campo dal governo Renzi vanno nella giusta direzione, ma occorre accelerare sulla strada delle riforme». È la convinzione di Ludovic Subran, chief economist di Euler Hermes.

Domanda: Come giudica dall’esterno il clima che si respira in Italia?

Risposta: Lo scenario resta difficile, ma è in miglioramento.

Nelle nostre stime abbiamo mantenuto un atteggiamento prudente, ma non escludiamo di alzare le previsioni in caso di nuove riforme.

D. Leggendo il vostro report sembra di capire che c’è troppo entusiasmo nell’esecutivo sulle prospettive di ripresa_

R. Nella nostra analisi non abbiamo considerato solo le dinamiche interne al Paese, ma anche il contesto internazionale. In particolare, l’export italiano continua a essere tonico, nonostante la debole ripresa di Francia e Germania, i due principali partner storici dei prodotti made in Italy.

D. Ritiene che gli esami europei sugli istituti di credito possano contribuire a rilanciare l’economia reale?

R. L’asset quality review è una fotografia dello stato di salute delle banche: serve a capire lo stato dei crediti e la loro natura. Tuttavia, la situazione potrà cambiare se i risultati di questa analisi verranno utilizzati come base per avviare misure a sostegno delle imprese.

D. In questa direzione potrebbe andare il possibile quantitative easing della Bce?

R. Una misura di questo tipo sarebbe benvenuta, ma avrebbe un impatto importante soprattutto sui Paesi che esportano sui mercati che non adottano l’euro, visto che darebbe maggiore competitività alla moneta unica. Quindi il vantaggio sarebbe più per la Germania, che per l’Italia.

D. Tornando alla politica economica nazionale, cosa si potrebbe fare per accelerare la ripresa?

R. Occorrono interventi più coraggiosi a favore delle aziende che investono. Penso ad esempio alla concessione di credito per chi esporta. In Francia esistono forme di garanzia più robuste che in Italia. Si può guardare all’esempio britannico, dove un sostegno importante alla ripresa è arrivato dal programma «funding for landing» messo a punto dal governo Cameron, che concede alle banche agevolazioni per l’ottenimento di denaro a costi bassi, a patto che le stesse concedano mutui ai privati e vadano in soccorso delle aziende.

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