Scatterà dal prossimo 1 luglio la stangata sulle rendite finanziarie decisa dal governo per finanziare la sforbiciata dell’Irap. È quanto prevede una bozza del decreto legge che dovrebbe essere approvato venerdì 18 dal Consiglio dei ministri. Come annunciato, l’inasprimento della tassazione sulle rendite, dal 20% al 26%, non riguarderà i titoli di Stato e non dovrebbe essere applicato neanche ai prestiti obbligazionari emessi dagli Enti territoriali. Non solo. La bozza di dl salva anche i risultati maturati in forme di previdenza complementare ma non i conti bancari e postali. Bisognerà però aspettare la versione definitiva del provvedimento per verificare se vi saranno delle sorprese. Intanto per quanto riguarda gli altri capitoli del provvedimento, il taglio dell’Irpef dovrebbe prendere la forma di un bonus del 3,5% per i redditi fino a 17.714, sarà fisso a 620 euro tra 17.714 e 24.500 euro e scenderà progressivamente, azzerandosi, alla soglia dei 28 mila euro. La maggior parte delle coperture dovrebbero venire dal concretizzarsi delle prime misure di spending review, elencate nel dl. Per quanto riguarda invece l’Irap, l’aliquota principale passerà dal 3,9% al 3,5% nel 2015, mentre per quest’anno sarà del 3,75%.