Cardif Assurance vie  (terzo bancassicuratore francese, con 10,6 mld di fatturato nel 2013, di cui 9,2 mld nel vita) si è vista appioppare dalla commissione delle sanzioni (organo a sé stante che fa parte dell’Authority di vigilanza francese ACPR, presieduto da un consigliere di Stato) una sanzione pecuniaria record di 10 mln di euro.

Alla controllata di BNP Paribas viene attribuito di aver tardato a rispettare correttamente le disposizione della legge del 17 dicembre 2007 relativa alla ricerca dei beneficiari dei contratti di assicurazione vita non reclamati, che imponeva di adattare una pratica di identificazione degli assicurati deceduti, in particolare tramite la consultazione del registre national d’identification des personnes physiques (RNIPP) e della ricerca dei beneficiari di questi contratti in caso di informazione su un decesso.

Inoltre, Cardif è accusata di non aver realizzato il dispositivo automatico di rivalutazione delle somme dovute a titolo di capitali morte previsto dalla legge. La commissione sostiene di aver tenuto conto dell’effetto negativo di tali azioni sulla generali fiducia degli assicurati per i prodotti vita.