Primo obiettivo superato per Barack Obama. Oltre 7 milioni di americani hanno sottoscritto la sua riforma sanitaria, la cosiddetta ObamaCare, entro la mezzanotte del 31 marzo, prima scadenza fissata dalla legge. Sette milioni era il numero minimo di iscritti per far funzionare il sistema. Lo ha reso noto la Casa Bianca, specificando che i numeri sono destinati ad aumentare una volta che giungeranno i dati da tutti gli Stati. Il Care Affordable Act, la legge su cui Obama ha puntato tutta la sua fortuna politica ha avuto un percorso travagliato e non ha finora goduto di molta popolarità. Il sistema prevede l’obbligo per gli americani (circa 40 milioni) non coperti da alcuna forma di assicurazione sanitaria di sottoscriverne una pena il pagamento di multe. Vale la pena ricordare che il sito governativo dove iscriversi per ottenere l’ObamaCare andò letteralmente in tilt al momento dell’entrata in vigore della legge, impedendo a milioni di americani di ottenere una nuova copertura assicurativa una volta scaduta la precedente. Ieri, intanto, è stato diffuso l’indice Ism sull’attività manifatturiera negli Usa, salito a marzo da 53,2 a 53,7 punti, inferiore però agli attesi 54 punti.