Attraverso la copertura assicurativa, la compagnia si sostituisce al debitore nell’adempimento nei confronti dell’assicurato.

Il costo della polizza è di norma calcolato su una percentuale del fatturato globale dell’impresa assicurata (nella maggior parte dei casi tale percentuale è pari al 50%), arrivando così alla definizione di un premio

minimo da versare in via provvisoria È previsto poi l‘adeguamento del premio all’effettivo rischio assunto che avviene in base ad elementi che l’assicurato si impegna a comunicare nel corso del rapporto contrattuale. Questo meccanismo trasferisce quindi agli esercizi successivi dei saldi di premio (positivi o negativi) dovuti ai movimenti di portafoglio degli anni precedenti. Nel 2012 tale saldo è stato negativo per circa 3,5 milioni di euro (relativi a regolazioni di premio del 2011, segnale della crisi economica che pesa sul fatturato delle imprese) e tale saldo ha ridotto il reale livello dei premi contabilizzati del 2012.

 Il Regolamento dell’IVASS n.29 del 16 marzo 2009 ha stabilito con l’art.14 che le assicurazioni prestate a fronte di finanziamenti con cessione del quinto dello stipendio, nel caso in cui l’ente finanziatore autorizzato si assicuri per garantirsi dal mancato adempimento dell’obbligazione di pagamento da parte del soggetto debitore finanziato, devono essere contabilizzate nel ramo credito.

Secondo la rilevazione annuale dell’ANIA nel 2013 i premi contabilizzati del ramo credito sono stati pari a 464,2  milioni, in aumento del 3,0% rispetto al 2012. Depurando tuttavia l’ammontare dei premi dal saldo per movimenti di portafoglio degli anni precedenti, la crescita osservata si riduce all’1,7%, dal momento che i premi contabilizzati nel 2013 sono stati aumentati dal saldo positivo registrato (pari a circa 2,4 milioni di euro). I premi di nuova produzione sottoscritti nel 2013 rappresentano il 25,1% del totale (erano sempre

25,1% nel 2012, 22,1% nel 2011 e 25,3% nel 2010) e ammontano a 115,8 milioni, in lieve aumento rispetto all’anno precedente (+1,7%). I rischi inerenti ai “crediti commerciali all’interno”, ossia i crediti derivanti da

rapporti di compravendita nel mercato interno tra imprese, costituiscono l’80% del ramo e mostrano nel 2013 una lieve crescita dei premi contabilizzati (2,2%) anche se quelli dovuti a nuovi affari risultano in

diminuzione (-4,6%). Si incrementano invece i premi delle altre categorie di rischio inerenti l’assicurazione del credito (+1,7%), accompagnate in questo caso anche da un aumento della nuova produzione (+7,7%

rispetto al 2012). Anche nel 2013 le famiglie italiane hanno risentito dei disagi provocati dalla persistente crisi economica; in questo momento di difficoltà le fasce più deboli della popolazione, per ripagare i debiti, rinunciano a parte dello stipendio o della pensione, per ottenere liquidità.

Questo viene confermato dall’incremento rilevato dai premi legati alla cessione del quinto dello stipendio (oltre il 10% in più rispetto al 2012, sia in termini di contabilizzato che di nuova produzione, dal momento che sono forme assicurative prevalentemente a premio unico).

Le garanzie assicurate

L’80,2% dei premi contabilizzati nel 2013 del ramo credito è concentrato nelle coperture di rischi legati ai cosiddetti “crediti commerciali all’interno” derivanti da rapporti di compravendita sul mercato interno fra imprese (erano l’81% nel 2012 e oltre l’83% nel 2011). Per questa categoria sono stati contabilizzati 372,5 milioni, in crescita del 2,2% rispetto a quanto registrato nel 2012 (364,5 milioni). Se si tiene conto anche del saldo dei movimenti di portafoglio che nel 2013 ha aumentato l’ammontare dei premi di circa 2,1 milioni (nel 2012 c’è stato invece un saldo negativo pari a -3,6 milioni), la crescita reale si attesta allo 0,6%. Diminuiscono invece i premi della nuova produzione, che con 60,2 milioni segnano un decremento del 4,6% rispetto al 2012. Di conseguenza diminuisce anche l’incidenza che questi premi hanno sull’ammontare complessivo al netto del saldo: si è passati dal 17,2% del 2012 al 16,3% del 2013.

 I premi raccolti per le “altre garanzie” (crediti commerciali all’esportazione, vendite rateali, crediti ipotecari e crediti agevolati assistiti da garanzia reale, crediti derivanti da contratti di leasing, ecc.) sono stati nel 2013 pari a 39,3 milioni (erano 38,7 nel 2012), in aumento dell’1,7% e rappresentano l’8,5% del totale del ramo. La nuova produzione, che equivale nel 2013 all’8,5% dei premi contabilizzati, ha raggiunto i 3,4 milioni, anch’essa in aumento (+7,7%) rispetto all’anno precedente.

 Nel 2013 i premi delle polizze assicurative collegate a finanziamenti garantiti dalla “cessione del quinto dello stipendio” sono stati circa 52,5 milioni (47,5 nel 2012 e 35,7 nel 2011), pari all’11,3% dei premi del ramo credito. Anche nel 2013 prosegue l’incremento dei premi per questa garanzia assicurativa pari al 10,5% (tutti i premi di questi rischi sono di nuova produzione dal momento che il versamento avviene in misura unica).

Fonte: ANIA