di Manuel Costa

Il collocamento del bond da 1 miliardo sostiene le quotazioni in borsa di Generali che ha terminato la seduta di ieri con un rialzo dell 0,84% a 16,73 euro. La compagnia ha piazzato mercoledì 23, in poche ore, un’emissione obbligazionaria subordinata a tasso fisso e durata di 12 anni.

L’emissione, rivolta a investitori istituzionali, ha ricevuto una domanda per 7,4 miliardi, oltre 7 volte superiore al target. Con l’emissione il gruppo ha coperto le esigenze di finanziamento fino alle call date del 2016. Più dell’80% del prestito è stato allocato a investitori istituzionali a lungo termine e, a seguito del riscontro di mercato particolarmente positivo, lo spread è stato rivisto, rispetto alle indicazioni iniziali in area 250 punti base, a 225 punti base, con una cedola pari al 4,125% e un relativo prezzo di emissione di 99,073. L’emissione è finalizzata sia al ripristino del capitale regolamentare, a seguito della mancata ammissibilità del finanziamento subordinato per 500 milioni acceso nel 2008 e già ripagato, sia al rifinanziamento del debito senior di gruppo in scadenza nel 2015. Il bond ha raccolto un forte interesse da parte degli investitori esteri, che hanno rappresentato circa l’87% dell’ammontare emesso: circa il 34% dell’emissione e’ stato allocato a investitori istituzionali inglesi, il 14% a società tedesche e il 12% in Francia. «La domanda per il bond è stata fortissima e conferma l’appeal di Generali», commentano gli analisti di una primaria casa d’affari, che valutano «positivamente sia il costo del debito, sensibilmente inferiore alle emissioni precedenti, sia il fatto che la società abbia completato la provvista per il prossimo anno e mezzo.

Banca Imi (rating add, prezzo obiettivo a 19,35 euro) nota come con la conclusione con successo del bond da 1 miliardo il gruppo guidato da Mario Greco abbia «coperto tutti i fabbisogni di provvista fino al 2016 e abbia con efficacia ribilanciato il mix di debito tra senior e subordinato». Inoltre, proseguono gli esperti, Generali ha migliorato la sua capacità di ripagare cash le maturity del 2014. (riproduzione riservata)