La Consob ha elevato nei confronti di Equita Sim una sanzione amministrativa pecuniaria di 100.000 euro per le modalità con cui la società operò nel luglio del 2012 sui titoli FonSai. 
La compagnia – allora sotto il controllo della famiglia Ligresti – era in procinto di essere assorbita da Unipol, a seguito di un lungo riassetto orchestrato da Mediobanca e da Unicredit. Durante quell’estate, la Commissione di Vigilanza presieduta da Giuseppe Vegas decise di adottare alcune misure straordinarie per la tutela del mercato, emanando precise raccomandazioni in concomitanza con l’aumento di capitale di FonSai, in particolare sulle pratiche dello short selling.
 
Ciò nonostante, secondo quanto ha ricostruito la Commissione di Vigilanza presieduta da Giuseppe Vegas, tra il 18 e il 27 luglio 2012 Equita Sim ha assunto una posizione lunga su azioni Fonsai tramite l’esercizio di strumenti derivati e, contestualmente, ha operato in vendita sull’Mta per quantità di azioni corrispondenti, continuando a operare in tal modo anche dopo il 23 luglio quando avrebbe dovuto ormai essere a conoscenza della mancata consegna a proprio favore, da parte di alcune controparti di mercato, di parte consistente delle azioni Fonsai rivenienti dall’esercizio dei derivati.
 
Con il risultato che nei giorni successivi, alle date di regolamento, si sono verificati reiterati ‘fail’. In particolare, sottolinea l’Authority nel provvedimento sanzionatorio, i fail hanno riguardato 458.594 azioni Fonsai, corrispondenti al 12,49% del capitale sociale pre-aumento, per un controvalore di circa 1,3 milioni di euro che sono stati regolati con un ritardo medio di poco superiore a 4 giorni con le nuove azioni rivenienti dall’aumento di capitale.