di Franco Polacco

Via libera del ministero del Tesoro alla cessione di una tranche della quota di Banca Carigenelle mani della Fondazione, oggi saldamente primo azionista con il 45,1%.

Ieri, nel giorno del consiglio d’amministrazione dell’ente presieduto da Paolo Momigliano è arrivata l’autorizzazione da parte di Via Nazionale alla vendita di una porzione della partecipazione detenuta dalla Fondazione nel capitale della banca guidata dall’amministratore delegato Piero Montani. Ora toccherà all’ente sciogliere il nodo dell’entità delle azioni da portare sul mercato. E come già emerso nei giorni scorsi, l’operazione dovrebbe riguardare una quota vicina al 6% per un incasso, ai valori correnti di borsa, superiore agli 80 milioni. Potrebbe essere Banca Imi, advisor dell’ente, il collocatore della partecipazione sul mercato: bookbuilding che dovrebbe avvenire nei prossimi giorni.

Poi resta da capire se le intenzioni della Fondazione Carige siano quelle di resistere e giocare un ruolo di primo piano nel capitale della banca, anche in vista dell’annunciato aumento di capitale da 800 milioni che dovrebbe partire nei prossimi mesi o se, invece, sulla falsariga di quanto fatto di recente dalla Fondazione Mps si voglia scendere ancora approfittando del momento di mercato, collocando ulteriori tranche e pacchetti di titoliCarige. Del resto, come annunciato formalmente a fine febbraio, il documento programmatico previsionale per l’anno 2014 è e resta tuttora in corso di revisione. Perché l’ente al momento fatica a trovare le risorse necessarie a garantire le erogazioni al territorio dovendo pure al contempo affrontare il tema del rimborso del debito. (riproduzione riservata)