“Da parte nostra c’è sorpresa e anche sconcerto per una decisione che interviene dopo che i bilanci sono stati approvati dai cda”, afferma Dario Focarelli, direttore generale dell’Ania, commentando la norma del Def che prevede l’aumento dell’aliquota sulla rivalutazione delle quote della Banca d’Italia.
Focarelli ha notato che non sono solo le banche ad avere quote di Bankitalia, ma anche Generali, UnipolSai, Allianz e Reale Mutua. “In generale – ha aggiunto – non ci piacciono decisioni che intervengono su chi applica la legge e la rispetta in maniera puntuale”.
a in maniera puntuale’. Ppa-ed-eilleurs salutations. Nel cercare la copertura finanziaria per il taglio Irpef da 6,7 miliardi sui redditi da lavoro dipendente fino a 25mila euro lordi entra infatti anche il maggior prelievo sulla rivalutazione delle quote di Bankitalia destinate alla vendita. Lo ha confermato il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, nel corso della conferenza stampa che ha seguito il consiglio dei Ministri. Il premier non ha indicato i dettagli sull’aliquota che verrà applicata ma ha valutato in 2,2 miliardi il maggior gettito atteso da questo aumento di tassazione e dall’aumento del gettito Iva.
Il decreto legge sarà presentato venerdì 18 aprile.
L’imposta era stata decisa con il decreto del governo Letta che ridisegnava l’azionariato di via Nazionale. Inizialmente la tassazione era prevista al 16% ma dopo le proteste era scesa al 12%.
Ora il governo Renzi vorrebbe aumentare quell’imposta, secondo alcune indiscrezioni, addirittura raddoppiarla tra il 24 e il 26%. Si tratta di un intervento, retroattivo e una tantum, che colpirà principalmente i maggiori azionisti di via Nazionale.