di Stefania Peveraro

I fondi di private equity e gli hedge specializzati nelle ristrutturazioni aziendali guardano ai portafogli di crediti deteriorati delle banche europee. Ne è un chiaro esempio l’avvio del progetto congiunto di Intesa Sanpaolo e Unicredit con il supporto di Kkr e Alvarez&Marsal annunciato nei giorni scorsi.

Tuttavia ci sono altri fondi specializzati in strumenti di credito che invece guardano ai prestiti in bonis, anche subordinati o mezzanini e con rating inferiore all’investment grade, ma che comunque rispettano le scadenze. Perché quello dei prestiti alle aziende è un mercato redditizio, specie quelli diretti alle imprese, (in questo caso il fondo si sostituisce alla banca), ma anche le tranche di crediti garantiti da attività specifiche). Non a caso giovedì 24 aprile in un’intervista a Bloomberg Fabrizio Vitiello, Responsabile asset management&alternative fixed income di Generali, ha dichiarato che il Leone in Germania, tramite la controllataGenerali Deutscheland Holding, investirà 400 milioni di euro in prestiti senior secured, estesi a piccole e medie imprese, finanziamenti di infrastrutture e prestiti a leva, sulla falsariga di quanto annunciato lo scorso marzo in Francia (dove la controllata Generali Vie investirà 300 milioni di euro in prestiti ad aziende europee, soprattutto francesi).

 

Spiega Dan Norman, managing director presso Ing IM: «I prestiti senior secured sono dotati di una garanzia e offrono un rendimento di poco inferiore a quello dei bond high yield, con il vantaggio della cedola variabile, che è un bene in uno scenario di tassi di interesse crescenti». Per questo l’interesse degli investitori istituzionali per questo mercato resta alto. Alcentra (gruppo Bny Mellon), tra i più grandi operatori al mondo sui loan e i bond high yield con quasi 23 miliardi di dollari in gestione, ha deciso di riaprire in questi giorni le sottoscrizioni del fondo chiuso Alcentra Floating Rate Income Fund. Quotato al London Stock Exchange, il fondo ha un target di raccolta di 350 milioni di nuove quote a un prezzo pari al Nav del fondo (il 23 aprile era di 1,0694 sterline per azione) più un premio. Il fondo di Alcentra investe soprattutto in prestiti senior secured a tasso variabile e in bond ad alto rendimento di emittenti europei con rating inferiore all’investment grade, ma non essendo compatibile con la direttiva Ue Ucits IV, non è autorizzato alla distribuzione in Italia. Paul Hatfield, direttore investimenti di Alcentra, spiega a MF-Milano Finanza che «negli ultimi due anni chi aveva investito in prestiti senior secured ha portato a casa guadagni molto interessanti, perché i loan si sono via via apprezzati con spread di rendimento che si sono ristretti in misura significativa. Tuttavia il profilo di rendimento resta attraente, in particolare se ci si concentra sui loan europei, che peraltro offrono ancora uno spread sull’Euribor o sul Libor rispetto ai loan Usa». Hatfield aggiunge che «tra i vantaggi principali dei prestiti senior c’è quello di essere dotati una garanzia specifica. Ciò significa che in caso di default del debitore il tasso di recupero del credito è ben più alto di quello offerto dai bond high yield». Conclude Hatfield: «In media il recovery rate è dell’80%, ma Alcentra sul portafoglio globale in 10 anni ha perso meno dell’1%». Per il fatto di essere dotati di garanzia specifica, aggiunge il Cio di Alcentra, «quando il mercato è sotto stress i prezzi dei secured loan sono meno volatili, diversamente da quanto accade ai bond high yield e alle azioni. A ridurre la volatilità c’è anche il tasso variabile applicato a questi prestiti, resi quindi poco sensibili ai movimenti dei tassi di mercato. Abbiamo già investito in senior secured loan estesi a richiedenti italiani, soprattutto prestiti sindacati, e continueremo a cercare opportunità man mano che la ripresa nel Paese prosegue».

 

I fondi specializzati in prestiti sindacati garantiti da asset specifici rendono mediamente il 5-6% lordo l’anno, mentre ben più elevato, tra il 10 e 12%, è il rendimento medio dei fondi di direct lending, che anche Alcentra gestisce, al pari di operatori come Kkr, che sono già attivi in Italia anche su questo fronte (per esempio Kkr ha finanziato per 100 milioni di euro il gruppo Argenta). Su entrambi i versanti investiranno anche i due nuovi fondi chiusi in raccolta di Ver Capital sgr, praticamente l’unico operatore italiano specializzato nel settore. Il fundraising riguarda Ver Capital Credit Partners IV, dedicato ai prestiti senior e ai bond europei ad alto rendimento, e Ver Capital Credit Partner Italia V, che investirà in titoli high yield e prestiti estesi prevalentemente a pmi italiane. (riproduzione riservata)