Ha preso il via l’attività di ricerca “Implementare le Interim Measures verso Solvency II: profili di compliance e di rischio” di CeTIF, che si propone di analizzare gli impatti organizzativi e tecnologici del processo di adeguamento ai requisiti di Solvency II, con particolare riferimento alle modifiche e integrazioni ai Regolamenti n. 20/2008 e n. 36/2011 di IVASS e alle ulteriori disposizioni contenute nella contestuale lettera al mercato. La ricerca, realizzata in collaborazione con Moody’s e SCS, vede coinvolte più di 10 compagnie assicurative italiane.

Nello scorso mese di ottobre l’EIOPA ha pubblicato alcuni orientamenti, indirizzati alle Autorità di vigilanza

nazionali, aventi l’obiettivo di anticipare parti del futuro regime di vigilanza prudenziale Solvency II, la cui prima applicazione è prevista per il 1° gennaio 2016. Tali orientamenti consistono in una serie di indicazioni su quattro diverse aree, tutte ritenute fondamentali ai fini di un’effettiva preparazione al nuovo regime di solvibilità da parte delle imprese e per garantirne un’attuazione armonizzata nei vari Stati membri: il sistema di governance e di gestione dei rischi interni all’impresa, la valutazione interna del profilo di rischio dell’impresa secondo i principi Solvency II, gli obblighi di informativa alle Autorità nazionali e la procedura preliminare per le imprese che intendano utilizzare modelli interni, completi o parziali, per il calcolo del proprio requisito patrimoniale di solvibilità in ambito Solvency II.

Gli orientamenti di EIOPA si stanno concretizzando in una serie di modifiche e integrazioni ai vigenti Regolamenti ISVAP n. 20/2008 in materia di controlli interni, gestione dei rischi, compliance ed esternalizzazione delle attività delle imprese di assicurazione, n. 36/2011 in materia di investimenti e attivi a copertura delle riserve tecniche e in una lettera al mercato introduttiva degli aspetti che presentano profili di maggiore novità rispetto all’attuale regime prudenziale, quali la governance dell’impresa assicurativa, la valutazione prospettica dei rischi (c.d. FLAOR – Forward Looking Assessment of Own Risk), la reportistica di vigilanza e la pre?application dei modelli interni.

In questo contesto, l’iniziativa promossa da CeTIF si propone di valutare, a partire dallo stato di avanzamento dei progetti già intrapresi dalle compagnie, i cambiamenti organizzativi e le tecnologie necessari per rendere efficiente il processo di adeguamento normativo e delineare le opportune politiche di gestione del cambiamento.