Il 71% degli italiani è favorevole all’utilizzo di auto non di proprietà come nel caso del car-sharing, ma ciononostante il 48% è intenzionato ad acquistare un veicolo nei prossimi due anni con il 21% di questi orientato verso l’usato. 
E’ quanto rilevato dal sondaggio “Automotive demand” condotto da Nielsen su un campione di oltre 29.000 individui collegati online, in 58 Paesi dell’Asia/Pacifico, Europa, America Latina, Medio Oriente, Africa e Nord America.
 
Dal sondaggio emerge inoltre che solo il 29% dei proprietari ritiene l’auto uno status symbol, percentuale che diventa il 18% tra chi non ne possiede una, a dimostrazione della crescente affermazione di un concetto d’uso più utilitaristico: l’84% dei possessori considera la macchina principalmente un mezzo per spostarsi, in città o fuori dalla cerchia urbana, attribuendogli un valore prevalentemente funzionale.
 
“Questi dati – ha dichiarato Giovanni Fantasia, amministratore delegato di Nielsen Italia – stanno a indicare che gli anni della crisi hanno reso i consumatori ‘smart’ non solo nei processi di acquisto dei beni di largo consumo: i dati della nostra ricerca evidenziano, infatti, che rispetto all’era pre-crisi anche nel settore automotive siamo di fronte a consumatori più esigenti, pragmatici, costantemente alla ricerca del miglior value for money e di una shopping experience personalizzata, unica, divertente, ‘condivisa’ e che sfrutti, sempre più, i vantaggi della tecnologia. In tale contesto, il car sharing potrebbe, quindi, rappresentare la risposta alla domanda di un ‘nuovo’ segmento di automobilisti – gli smart driver – più interessati al mezzo in sé, inteso come strumento per soddisfare un bisogno di base, piuttosto che un mezzo attraverso cui ‘ostentare’ il proprio status symbol”.