di Irene Greguoli Venini  

Siti di comparazione prezzi, con programmi fedeltà e a premi, portali che offrono coupon, sconti o rimborsi in denaro sono il primo approdo del 95% dei consumatori quando cercano prodotti o servizi da acquistare sul web. Sono sempre più, inoltre, quelli che lo fanno usando lo smartphone e che sfruttano questi strumenti per comprare capi d’abbigliamento o scarpe. È quanto emerge da una ricerca di Tradedoubler, agenzia specializzata in performance marketing, condotta sugli utenti europei, in cui è stata coinvolta anche l’Italia.

L’indagine evidenzia innanzitutto una crescita dell’uso dei siti associati al performance marketing, come i comparatori di prezzi, portali di couponing, e così via, non solo nella fase finale dell’acquisto ma anche nella ricerca iniziale che gli utenti svolgono per farsi una prima impressione dell’offerta di un prodotto. «Si tratta di un fenomeno che sta trasformando radicalmente i percorsi d’acquisto.

La ricerca spasmodica della migliore occasione porta i consumatori a cercare e scegliere la migliore offerta possibile sui siti fin dall’inizio», spiega Vittorio Lorenzoni, regional director di Tradedoubler.

«Un’altra tendenza emergente è la rapida crescita del mobile commerce: c’è un numero persone che acquistano costantemente attraverso dispositivi mobili», continua Lorenzoni. Secondo la ricerca, infatti, il 68% dei consumatori connessi usa il proprio smartphone mentre fa shopping. Di questi, il 61% si mette a cercare sconti o voucher relativi ai prodotti che vede in negozio con il telefono e il 43% usa negli acquisti i voucher ricevuti sullo smartphone. Un fenomeno che ha del potenziale anche in Italia, considerando che nella Penisola l’e-commerce raggiunge oggi 12 miliardi di euro di fatturato, che diventeranno 24 miliardi, il doppio, entro il 2016, con una crescita del 18% anno su anno; contemporaneamente la diffusione degli smartphone aumenterà del 23% all’anno.

La moda è uno dei nuovi settori dove queste tendenze stanno cominciando ad affermarsi: in quest’ambito il 56% dei consumatori connessi acquista online almeno una volta al mese. In Europa oltre 26 miliardi di euro vengono spesi per comprare articoli di moda online, con una previsione di crescita del 20% all’anno da qui al 2017, mentre in Italia si spende un miliardo all’anno. In particolare nella Penisola, il 3% delle vendite di vestiti avviene online (tra 4 anni si dovrebbe arrivare al 5%); per quanto riguarda le scarpe si tratta dell’1% (3% stimato nel 2017).

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