La scatola nera inciampa ancora una volta nel Tar del Lazio. La strumento che nelle intenzioni del governo Monti e in particolare del ministro dello Sviluppo Corrado Passera avrebbe dovuto contribuire a risolvere il problema delle frodi e di conseguenza abbassare i prezzi delle salatissime polizze RC auto italiane è finito ancora una volta davanti al giudice amministrativo.
Questa volta, secondo quanto scrive MF, a presentare ricorso è stata Semplicemente Srl, una società che ha sviluppato una tecnologia più economica delle classiche black box e che ha chiesto al Tribunale amministrativo di sospendere e ritirare definitivamente il decreto del ministero dello Sviluppo Economico e delle Infrastrutture che a fine gennaio scorso ha definito le caratteristiche tecniche della scatola nera. Perché secondo Semplicemente Srl, che ha ricevuto il sostegno anche di Federconsumatori, il decreto Liberalizzazioni all’articolo 32 prevedeva che i ministeri dovessero definire le caratteristiche tecniche non solo delle scatole nere, ma anche di strumenti equivalenti e di ulteriori dispositivi in grado di registrare le attività del veicolo.
Invece, nel regolamento dei ministeri sono state disciplinate esclusivamente le scatole nere, lasciando fuori dal mercato prodotti più economici che sarebbero effettivamente in grado di consentire una riduzione delle tariffe RC auto.