La crisi finanziaria degli ultimi anni ha accentuato la percezione del rischio tra i risparmiatori, per i quali si è improvvisamente incrinato il mito dell’intoccabilità dei titoli di Stato e in generale del free-risk. In tale contesto hanno guadagnato spazio quelle soluzioni e quegli operatori che meglio hanno saputo rispondere alle necessità di proporre alternative valide ai Bot e ai Btp, a volte affetti da eccessiva volatilità. È il caso delle polizze di investimento ramo primo che sono diventate uno strumento di diversificazione nei portafogli in virtù dei vantaggi della garanzia del capitale, dall’abbattimento della volatilità, dei plus fiscali (esenzione dall’imposta di bollo e nelle tasse di successione) e dei rendimenti soddisfacenti. «Le polizze di investimento con sottostante i titoli di Stato e una parte del capitale pronta a cogliere opportunità sui mercati grazie alle gestioni separate rappresentano soluzioni efficaci per una parte dei portafoglio di clienti anche dotati di patrimoni consistenti» spiega Bruno Manera, sales manager Italy di Banca Generali Private Banking, che sottolinea la protezione fornita da questi prodotti senza che il risparmiatore debba preoccuparsi delle oscillazioni tipiche dei bond governativi negli ultimi anni. I più con rendimenti che superano l’inflazione e rivalutano il capitale (nell’ordine del 4% in media nel 2012). «Circa un terzo dei portafogli della clientela ha trovato una giusta diversificazione in questi strumenti, che hanno gradualmente sostituito i governativi» aggiunge Manera. Guardando alle prospettive per i prossimi mesi, le aspettative degli esperti restano mediamente positive sull’azionario, che presenta potenzialità di rivalutazione maggiori rispetto alle obbligazioni dei Paesi sviluppati. Queste ultime risentono della bassa crescita e delle complessità degli interventi delle banche centrali. «Noi crediamo in un’accurata diversificazione dell’asset allocation dove, una volta tutelata una parte di portafoglio e gestita la liquidità, si possano cogliere opportunità di investimento su mercati come Turchia, Indonesia, Messico».