Oltre 11 milioni di famiglie temono di non riuscire a mantenere l’attuale tenore di vita e per 14 milioni e mezzo di famiglie risparmiare è divenuto molto più difficile tanto da mettere in dubbio la possibilità di migliorare o di mantenere lo stile di vita di adesso.
E’ quanto emerge dall’outlook sull’Italia stilato da Confcommercio e dal Censis, secondo il quale l’anno in corso è caratterizzato da incertezza, pessimismo e paura per il futuro. Più di 13 milioni di famiglie avrebbero qualche difficoltà economica ad affrontare in questo momento spese improvvise piuttosto consistenti; così come circa il 28% dei nuclei familiari mostra difficoltà sia a rispettare scadenze di pagamento, inclusi tasse e tributi. Il mercato del lavoro, sostanzialmente fermo, genera paure diffuse, tanto che tra gli occupati: il 25% teme di poter perdere nei prossimi sei/sette mesi il proprio lavoro; per il 27% vi potrebbe essere una riduzione dello stipendio per il prolungarsi della recessione. In più di un milione di famiglie uno dei componenti lavora in questo momento senza contratto e per 675.000 famiglie uno dei componenti lavora con contratto irregolare. Quasi il 30% dei lavoratori dipendenti dichiara di avere registrato negli ultimi sei mesi una riduzione nel proprio reddito da lavoro, mentre solo per il 4% il reddito è cresciuto. Nel campione, inoltre, situazioni di lavoratori in Cassa integrazione guadagni o licenziati risultano piuttosto diffuse.
In questo contesto il clima di fiducia risulta deteriorarsi ulteriormente rispetto alle rilevazioni precedenti. Nei primi mesi del 2013 la quota di pessimisti risulta maggiore degli ottimisti, rispettivamente il 37,5% del campione ed il 31,7%, ma soprattutto riguadagna terreno il senso di incertezza passato dal 16% rilevato a settembre 2012 all’attuale 30,8%.