di Teresa Campo

Mattone pesante nel corso del 2012. Secondo l’Istat, nel terzo trimestre dell’anno scorso il numero complessivo di convenzioni notarili stipulate per compravendite immobiliari è crollato del 23,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, portandosi a quota 134.984. Un dato però già superato dall’Osservatorio dell’Agenzia delle entrate che a marzo aveva segnalato un calo del 25,8% (dunque ancora peggiore), per l’ultimo trimestre dell’anno, risultato che ha riportato il mercato ai livelli del 1985. Tornando ai dati Istat relativi al terzo trimestre 2012, nei casi di convenzioni di unità immobiliari a uso abitazione e accessori oppure di unità immobiliari a uso economico o ancora di unità ad uso speciale e multiproprietà, l’andamento delle variazioni tendenziali è sempre negativo, in tutta Italia. Nel terzo trimestre del 2012 le cinque ripartizioni geografiche presentano variazioni negative per tutte le tipologie di utilizzo. Per le convenzioni stipulate per l’uso abitativo il calo maggiore si è visto al Nordest (-25,7%), seguito dal Nordovest (-24,5%) e dal Centro (-23,5%). Sud (-16,9%) e Isole (-22%) hanno evidenziato un peggioramento più contenuto rispetto alla media nazionale (-23%). Il dato complessivo dei primi nove mesi del 2012 mostra invece un calo del 21,4% rispetto allo stesso periodo del 2011 delle convenzioni notarili per compravendite di unità immobiliari, scese a 457.518. Isole (-24,4%), Nordest (-23,3%) e Centro (-22,5%) hanno fatto peggio della media nazionale. Male anche i mutui. Le concessioni di ipoteche immobiliari a garanzia di mutui, finanziamenti e altre obbligazioni verso banche e soggetti diversi nei primi tre trimestri del 2012 hanno registrato una flessione del 39,5%, con picchi negativi nelle Isole (-50,6%) e al Sud (-42,8%), le stesse aree che hanno registrato i cali maggiori anche nel terzo trimestre (rispettivamente -43,9 e -42%). (riproduzione riservata)