Stefania Aoi

Milano O ggi Oggi sempre più italiani accedono al web per seguire un corso d’inglese, una lezione all’università. E persino le assicurazioni iniziano a ricorrere all’aula virtuale per formare i propri agenti. E’ il caso di Zurich, gruppo svizzero che opera nel nostro Paese e in altri 170 nel mondo. Lo spiega Marco Zuccarini, responsabile dell’Academy, l’istituto formativo della compagnia: «Per circa un anno abbiamo sperimentato la formazione online e adesso siamo partiti a tutti gli effetti con corsi e lezioni su Internet soprattutto per istruire i nostri vari collaboratori». Se in Italia la formazione è oggi obbligatoria (almeno per un totale di trenta ore annue per gli intermediari), avere personale ben preparato è considerato cruciale dalle società di assicurazione che hanno compreso come l’istruzione sia una leva strategica per essere più competitivi. «Formare però ha un costo, — prosegue Zuccarini — Anche se pensiamo che adesso sia possibile ridurlo grazie alle nuove tecnologie. Non a caso rispetto alla formazione sul territorio, quella online costa suppergiù dieci volte di meno ». Il problema che ha spinto Zurich a investire in innovazione non è comunque legato alla spesa. «Piuttosto era necessario per poter fare di più — spiega il responsabile dell’Academy — Un esempio? tenere lezioni anche di sole due ore per 300 colleghi addetti alla liquidazione dei sinistri. Un tipo di lezione che prima non si sarebbe potuta certo fare sul territorio: con l’online abbiamo risolto il problema senza più dover chiedere alle persone di spostarsi per raggiungere le nostre sedi e garantendo comunque l’interazione ». Solo un piccolo passo verso il futuro. In Italia stiamo appena entrando nell’era degli assicuratori 2.0. Tanto si deve ancora fare. In generale il nostro Paese è ancora indietro nell’uso delle nuove tecnologie come ha sottolineato anche l’ultimo rapporto di Unicredit che esaminava il rapporto tra aziende e Ict. «Negli Stati Uniti invece dove esiste una rete distributiva agenziale simile alla nostra — racconta il dirigente di Zurich — non solo la formazione, ma anche la vendita dei prodotti nel settore assicurativo (e persino il rapporto con il cliente attraverso le nuove tecnologie) è molto più sviluppata che da noi». Ma qualcosa sta cambiando nel Vecchio Continente. «Ora con la diffusione sempre maggiore di tablet, telefonini e dell’aumento esponenziale di aziende e persone che usano Internet, tutto è più facile anche per chi come noi vuole investire in innovazione — commenta Zuccarini — Certo siamo ancora al nastro di partenza, e per esempio delle 240mila ore di formazione fatte nel 2012 (40 mila per i dipendenti e 200mila per gli agenti), il tempo speso in aule virtuali è stato in percentuale pochissimo, ma il trend è in crescita». Sia in un’aula virtuale che reale, una cosa è certa: molte delle ore spese in formazione è in genere dedicata alla produttività commerciale e quindi a insegnare agli agenti a vendere il prodotto in modo efficace. «Si tratta di tecniche — afferma il responsabile dell’Academy — che per ora è meglio apprendere stando a contatto diretto con l’insegnante». Un’altra buona parte del tempo è invece dedicato da Zurich all’insegnamento di nozioni utili allo sviluppo manageriale. «Gli agenti sono imprenditori, alcuni sono a capo di aziende anche con molti dipendenti, — prosegue il manager — e noi spendiamo molto tempo a trasmettere nozioni che servono per sopravvivere in un mercato sempre più difficile. Molti di loro si sono fatti sul campo, sono bravi, noi li aiutiamo ad acquisire una migliore formazione manageriale, quel di più che serve per affrontare la complessità del momento: dalla gestione del personale, alla loro motivazione, fino alla riduzione dei costi». Un terzo del tempo è poi dedicato alla formazione sui nuovi prodotti. «Un tipo di formazione che viene effettuata sia online per le polizze più semplici, — conclude Zaccarini — sia sui territori quando si tratta di istruire su prodotti come per esempio la Zurich Valore Impresa, lanciata di recente, dedicata alle imprese, che prevede pacchetti predefiniti ma facilmente personalizzabili: sarà l’agente a guidare l’imprenditore in base alle sue esigenze e alla tipologia dell’attività ». Un corso che a dire del dirigente ha ottenuto un’altissima adesione: «Più di mille persone hanno incontrato chi ha costruito la polizza». Per spingere ulteriormente la formazione virtuale è stata invece lanciata da poco una app di Academy per telefonino e tablet. Zurich infine sta investendo in tecnologia anche per migliorare il rapporto con i clienti. Oltre ai nuovi siti realizzati grazie al progetto Agents on web, di recente durante l’incontro di Confindustria a Torino con il mondo della piccola e media impresa è stata lanciata una nuova app per tablet proprio per aiutare le imprese a fare un’autovalutazione del rischio corso dalla propria azienda e gli eventuali costi e benefici di un’assicurazione. La crisi economica ha avuto pesanti ricadute sul fronte occupazionale: non accenna neanche nel 2013 ad arrestarsi I giovani sono sempre i più penalizzati

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